Caserta: “Voglio un calcio aggressivo e propositivo, qui per ricreare l’entusiasmo. Partiamo dalla difesa a 4” | OneFootball

Nel corso della giornata odierna ha preso la parola Fabio Caserta nella conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore del Bari. Tra i tanti temi ha affrontato anche, come raccolto dal nostro direttore Claudio Mele inviato al San Nicola, le motivazioni che l’hanno portato a scegliere il club e l’approccio. Clicca qui per leggere le dichiarazioni di Magalini.

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Le parole di Caserta

Sulla scelta del Bari: «Ringrazio innanzitutto il presidente De Laurentiis per questa occasione. Col Catanzaro c’erano cose che non andavano nella stessa direzione, perciò abbiamo deciso di chiudere il rapporto cordialmente. Poi c’è stata la chiamata del Bari e ho percepito fin da subito l’entusiasmo dei direttori e del presidente, che mi ha spinto ad accettare. Una sfida in una piazza importantissima, storica, bella, dove c’è tanta passione. A me il passato non interessa, conta il presente per costruire un buon futuro. Sono venuto con grandissimo entusiasmo, perché pretendo sempre più da me stesso e cerco di trasmetterlo alla squadra. È stato tutto molto facile».

Sugli obiettivi stagionali: «Bari è una piazza importante, vorrei essere valutato sul campo e far parlare il campo, in positivo e in negativo. Non penso ad altro, mi piace far parlare gli altri. Ho solo tanta voglia di iniziare perché sono venuto tante volte a vedere uno stadio con 50.000 spettatori e vorrei a ricrearlo quell’entusiasmo. L’obiettivo principale è questo, riuscirci vuol dire provare a fare un gran campionato. Se ci riusciamo vorrà dire che stiamo facendo un bel campionato».

Caserta ha proseguito: «Cercheremo di portare giocatori con entusiasmo, che abbiano la mia stessa voglia. Voglio una squadra aggressiva, che non subisca l’avversario e comandi il gioco. Tatticamente vogliamo esprimerci con più sistemi di gioco, perché quello conta fino a un certo punto. Deve cambiare tanto, il sistema, serve un calcio propositivo e aggressivo. Stiamo costruendo sul 4-3-3 o 4-2-3-1».

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