Cagliarinews24
·27 marzo 2025
Casagrande: «Mi piace come sta giocando il Cagliari. Secondo me il giocatore chiave di Nicola è questo!»

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·27 marzo 2025
Francesco Casagrande ha giocato per la società sarda tra il 1976 ed il 1980, il tutto segnando 10 reti in un totale di 128 presenze. L’ex centrocampista del Cagliari ha parlato per l’edizione odierna del quotidiano La Nuova Sardegna circa diversi punti relativi ai rossoblù. Nello specifico ha rilasciato delle dichiarazioni sulla squadra di Davide Nicola, sui singoli oltre che della partita contro il Monza (è un doppio ex). Le sue parole:
CAGLIARI – «A inizio campionato pensavo che con i nuovi acquisti potesse andasre meglio dell’anno precedente senza tanti problemi per la salvezza. Comunque il Cagliari sta disputando un torneo discreto, mi piace come gioca».
SCONTRO DIRETTO CON IL MONZA – «Domenica sarà una partita determinante per una e per l’altra, il Monza ha dieci punti da recueperare e se vince a Cagliari ha ancora qualche speranza Questo potrebbe essere un problema ma vedo comunque i rossoblù favoriti! Come batterli? Bisogna andare in campo con la determinazione giusta e fare il risultato a tutti i costi, c’è la possibilità di farlo. A favore del Cagliari c’è il clima: quando arrivano in Sardegna le squadre a metà marzo beccano quelle giornate di caldo a cui la squadra di Nicola è abituata».
GIOCATORE CHIAVE – «Per me è sempre quello con cui in campo, da avversario, litigherei: Yerry Mina. In campo è, calcisticamente parlando, “antipatico”, magari fuori dal campo è un bravissimo ragazzo, succede sempre. Ci mette sempre astuzia e cattiveria giusta, a volte anche po’ esagerata, che però fa innervorsire gli avversari».
UNO STORICO MONZA-CAGLIARI – «Ricordo una sfida a Monza nel 77′, uno 0-0 in trasferta: era la punultima giornata, dopo avremmo giocato in casa con l’Ascoli. Era una gara decisiva per gli spareggi, c’erano 60.000 spettatori al Sant’Elia. Ero diffidato ma ho dovuto fare un fallo “utile” per salvare il risultato per cui poi dovetti saltare la partita contro l’Ascoli. Avrei meritato comunque il premio partita, avevo salvato il risultato nella sfida precedente. Ho protestato (scherza n.d.r.) ma il presidente non l’ho mai visto».
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