Carrozzieri rincara la dose su Brunori: “Il capitano non può dire certe cose. Se Palermo è difficile, giochi a Chiavari” | OneFootball

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·29 maggio 2024

Carrozzieri rincara la dose su Brunori: “Il capitano non può dire certe cose. Se Palermo è difficile, giochi a Chiavari”

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Moris Carrozzieri torna sul Brunori-gate dopo il commento social. L’ex difensore del Palermo ha argomentato le sue idee a Mediagol.

“Brunori e la fascia di capitano? A proposito del mio commento che è stato condiviso sul web, preciso che a me Brunori come calciatore è sempre piaciuto, piace ancora, non lo valuto negativamente per quanto visto sul campo, perché ha dimostrato di avere grandi doti tecniche ma lo colpevolizzo per le dichiarazioni che ha rilasciato recentemente. Un capitano non può dire certe cose dopo una sconfitta in semifinale playoff.


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Non puoi andare davanti le telecamere a dire che giocare a Palermo è difficile perché stai sotto pressione. Dico io, sono tre anni che giochi a Palermo! Non è che te ne sei accorto adesso. Anche quando hai firmato il contratto all’inizio della tua parabola con il club siciliano non è che sapevi di giocare, con tutto il rispetto, al Borgosesia. Se un giocatore del suo calibro pensa che a Palermo ci sia la pressione poi quando va a San Siro o all’Olimpico di Roma che fa? Non gioca? Vai a giocare a Chiavari allora, sempre con il massimo rispetto, se sei più a tuo agio in quella dimensione calcistica davanti a pochissime persone sugli spalti.

Fragilità psicologica di una squadra e necessità di un mental coach? No, queste per me sono tutte ca**ate. Devi avere la personalità da giocatore ed in primis devi essere uomo. Devi rispettare il tifoso che per vederti giocare fa dei sacrifici, devi impegnarti per te stesso ma anche per lui. In una società grande come Palermo voglio essere da Palermo. Devo sempre migliorare. Se tu da giocatore fai il compitino e ti limiti a fare le tue cosette da minimo sindacale questo è un carattere ed un atteggiamento non da uomo che ama il suo lavoro secondo me. Siamo stati fortunati a fare un lavoro bellissimo che ti dà notorietà, soldi ma anche tanto amore ed affetto. Una piazza come Palermo ti fa sentire importante e non è certamente un ambiente freddo. Io sono molto legato a Palermo nonostante abbia giocato un anno e mezzo. Nel momento del bisogno mi hanno fatto sentire la loro vicinanza specialmente nel periodo del mio infortunio. Io per questo li porterò sempre nel cuore. Questa piazza mi ha dato tantissimo nel mio momento extracalcistico più brutto.

Difesa rosanero tra le più perforate del torneo cadetto? Secondo me ci sarà stato un calo fisico. Eravamo partiti dall’essere una difesa straordinaria e compatta, poi ci sono stati errori individuali. Questo è un aspetto da migliorare ma ci sta, nessuno vuole mettere una croce a chi sbaglia in campo dando sempre il massimo, perché siamo tutti esseri umani.”

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