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·21 novembre 2024
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Massimo Caputi ha parlato di Milan-Juve in esclusiva a MilanNews24.
Un pronostico su Milan Juve? Per chi pesa di più?
«Entrambe hanno bisogno vincere, ma ne avrebbe più bisogno il Milan per il semplice fatto che si trova staccato dal gruppo di testa. L’unico modo per guadagnare terreno è vincere soprattutto gli scontri diretti come quello con la Juventus. Ma anche la stessa Juventus non può concedersi la sconfitta: se vuole rimanere agganciata a quel trenino le sconfitte non aiutano quel tipo di percorso… Proprio perché è una partita delicata per entrambe mi aspetto una partita in cui sarà importante tanto vincerla quanto non perderla. Non so essere più propenso a immaginare una partita tattica e quindi bloccata. O una partita in cui le due squadre si giocano a viso aperto. Tendenzialmente il Milan è una squadra più offensiva della Juve, ma ha mostrato delle carenze in fase difensiva, soprattutto sul piano dell’organizzazione. Dall’altra c’è una squadra più difensiva che ha dimostrato di avere qualche difficoltà a livello offensivo. E’ chiaro che la Juve con le assenze che ha avuto in difesa ha concesso, ma sostanzialmente le caratteristiche delle sue squadre sono queste».
A proposito di Milan e Juve, che opinione ha riguardo il trasferimento di Kalulu in rossonero? Sarebbe potuto tornare utile a Fonseca visto il rendimento deficitario dei centrali del Milan?
«E’ una cessione che non ho capito per due motivi. Il primo perché non avrei rinforzato una diretta concorrente. Il secondo perché Kalulu poteva essere utile al Milan. Sono stato abbastanza scettico sull’operazione. I fatti stanno dimostrando che Kalulu è un giocatore importante nella Juventus. E soprattutto non l’avrei dato alla Juventus…».
E sulla gestione di Leao? Fonseca ha fatto bene?
«Secondo me non deve giocare sempre titolare se non capisce che la sua classe e il suo estro devono essere sempre messi al servizio della squadra. E quando dico sempre non intendo tra una partita e l’altra, ma nell’arco della partita. Troppe volte sembra un giocatore che gioca un altro match, per conto suo, ogni tanto si accende ma si dimentica di tutto quello che gli accade intorno e che deve fare un lavoro di un certo tipo. Essere stato un po’ in panchina ed essere stato rilanciato dandogli responsabilità nelle partite che contavano è stato importante. Forse ha fatto capire a Leao che ci vogliono un modo di stare in campo e un atteggiamento diversi. E’ chiaro che non si può pretendere di cambiare i caratteri e le caratteristiche delle persone, però per chi vuole fare il calciatore ad alti livelli e ha quelle qualità, è chiaro che Leao deve migliorare qualcosa. Credo che il fatto di non sentirsi titolare inamovibile sia stato una molla per farlo rendere meglio come abbiamo visto nelle ultime apparizioni».
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