Inter News 24
·8 novembre 2024
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·8 novembre 2024
Intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Fabio Capello si proietta al big match di questo 12° turno di Serie A, quello tra Inter e Napoli.
INZAGHI CONTRO CONTE, CHE DUELLO SARÀ? – «Affascinante, perché si sfidano due allenatori vincenti che vivono momenti parecchio differenti tra loro. Conte a Napoli sta portando avanti un lavoro di recupero: sta cercando di riportare, secondo i suoi principi, il gioco, l’intensità e lo spirito dello scudetto di due anni fa. Inzaghi invece vive da eterno favorito: da quando è arrivato all’Inter allena la squadra più forte, è “condannato” a vincere, non ha alternative. E ha dimostrato di saper indossare bene l’abito del tecnico sotto pressione: lo scudetto della stella, centrato in quel modo, parla per lui».
NAPOLI RIPOSATO, INTER REDUCE DALLA SFIDA CON L’ARSENAL – «E le coppe europee asciugano energie fisiche e mentali. L’Inter però ha trovato l’equilibrio giusto, perché Inzaghi fa turnover senza per questo perdere in termini di prestazioni e risultati: la squadra in Champions sta andando benissimo, la vittoria con l’Arsenal dà euforia a tutto l’ambiente e accresce la consapevolezza dei giocatori. L’Inter sa di essere forte e sa gestirsi. La cosa più importante, in chiave Napoli, è aver risparmiato le energie dei titolari: penso alla catena di sinistra, dove Bastoni e Dimarco hanno potuto rifiatare».
CALHANOGLU L’UOMO IN PIÙ ANCHE COL NAPOLI? – «Certamente. Anche perché Calha è l’ago della bilancia tattica di Inzaghi: la sua regia non offre solo giocate illuminanti per i compagni, ma irrobustisce la squadra in fase difensiva. Calhanoglu crea, segna e protegge i difensori. Con lui l’Inter tornerà solida, vedrete. Del resto lo si è visto già l’altra sera contro l’Arsenal».
LAUTARO CONTRO LUKAKU – «L’argentino mi sembra rigenerato dagli ultimi gol, il belga in questa fase fatica ma io aspetterei a dare giudizi: il campionato è lungo e sfidare l’Inter per lui sarà uno stimolo incredibile. Occhio alle altre zone del campo, però. E torno alla mediana e soprattutto alla regia: se il Napoli potrà schierare di nuovo Lobotka, lì in mezzo ci sarà da divertirsi».