Capello duro dopo Juve Inter: «Lautaro è mancato in fase realizzativa. Dirò una cosa forte: se Barella…» | OneFootball

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·17 febbraio 2025

Capello duro dopo Juve Inter: «Lautaro è mancato in fase realizzativa. Dirò una cosa forte: se Barella…»

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Capello duro dopo Juve Inter: l’analisi e la critica ai nerazzurri da parte dell’ex allenatore di Milan, Roma e non solo

Intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha analizzato così Juve Inter sottolineando la prestazione parecchio negativa offerta dai calciatori principali dei nerazzurri.

SU JUVE INTER – «Davvero, una gara molto bella, giocata ad alto ritmo, con il giusto dinamismo, sempre in verticale e in velocità. Il merito è delle due squadre, ma personalmente ho condiviso anche il metro dell’arbitro Mariani, che ha lasciato molto correre, non fermando ogni due per tre il gioco».


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LA JUVE HA MERITATO? – «Nel secondo tempo sicuramente. Io credo che nei primi 45’ i bianconeri abbiano patito un po’ di soggezione nei confronti dei campioni d’Italia. La palla scottava e l’Inter trovava facilmente spazi quando recuperava e ripartiva. Però nel calcio c’è una vecchia regola: se non ne approfitti quando hai le occasioni, poi paghi…».

RAMMARICO INTER? – «Direi di sì. Nel primo tempo la Juve ha concesso molto in fase difensiva e la squadra di Inzaghi ha avuto tante opportunità, colpendo un palo con Dumfries e fallendo soprattutto con Lautaro almeno una o due palle gol clamorose. L’Inter aveva in mano la partita e deve fare mea culpa».

COSA E’ CAMBIATO NELLA RIPRESA? – «Ho sentito le parole di Thiago Motta al ritorno in campo, dopo l’intervallo, e sono rimasto colpito. Probabilmente lo stesso discorso il tecnico bianconero l’ha fatto ai suoi giocatori, perché nei secondi 45’ abbiamo visto un’altra Juve: aggressiva, coraggiosa, dinamica, determinata. Qualcosa, però, ci ha messo pure l’Inter, che è calata parecchio dal punto di vista fisico».

SUI 3 CAMBI DI INZAGHI AL 62′ – «Sarà, ma io non avrei mai sostituito Bastoni e Dimarco. Nel primo tempo l’Inter aveva prodotto soprattutto a destra con Dumfries e Pavard, però la sua forza di solito è nella catena di sinistra. Perché cambiarla in blocco? In più, i subentrati non mi pare abbiano dato la scossa».

NEMMENO L’INGRESSO DI THURAM HA SPOSTATO PIÙ DI TANTO – «Un giocatore come Thuram se sta bene parte dall’inizio. È ovvio avesse qualche problema, ma capisco il buttarlo nella mischia, perché magari con una giocata ti può risolvere i problemi. Non è successo, ma non ne farei una colpa a lui o a Inzaghi».

HA QUALCOSA DA FARSI PERDONARE ANCHE LAUTARO – «Assolutamente. In partite così di alto livello non puoi permetterti certi errori sotto porta. Lautaro non ha giocato una brutta partita fuori dall’area di rigore, ma è mancato totalmente in fase realizzativa, sbagliando anche dal punto di vista squisitamente tecnico».

KOLO MUANI RIMASTO ALL’ASCIUTTO PER LA PRIMA VOLTA IN CAMPIONATO – «Il francese non ha segnato, ma è stato impressionante anche più di altre volte in cui ha fatto gol. Nell’azione della rete di Conceiçao fa un numero straordinario e pure in altre giocate mi è piaciuto. Kolo Muani anche in un big match si è confermato quell’attaccante di primissimo livello che è».

DOVE HA VINTO LA PARTITA LA JUVE? – «A centrocampo, nella ripresa. Perché dopo aver subito il possesso palla dell’Inter nella prima fase, poi la mediana bianconera è salita di ritmo e convinzione, dando più supporto agli esterni d’attacco con grande dinamismo. Ma aldilà della tattica, la Juve mi ha stupito nel secondo tempo per la voglia di vincere. Ecco, non l’avevo vista spesso questa rabbia in stagione».

QUANTO SPOSTA QUESTO RISULTATO IN CLASSIFICA? – «Innanzitutto ridà un po’ di slancio al Napoli, che ha faticato di recente. Conte ora ha due punti di vantaggio e state tranquilli che prima o poi tornerà a macinare vittorie. Perché il Napoli è una squadra compatta, che sa difendere e in Italia è la base per fare punti. In più, la seconda sconfitta nelle ultime tre mina un po’ di certezze nell’Inter. Dirò una cosa forte: se in Barella vedo lo spirito dello scudetto 2023-24, in altri interpreti non mi pare ci sia la stessa cattiveria. Ed è una cosa che succede spesso nell’anno successivo a una grande vittoria».

JUVE FAVORITA PER IL QUARTO POSTO? – «Calma. La Lazio mi piace molto, è un gruppo molto unito e gioca bene bene. In più, il Milan vincendo il recupero a Bologna sarebbe a soli due punti, così come viceversa se la spuntassero i rossoblù. Senza dimenticare la Fiorentina, che è sempre lì. Insomma, la corsa è ancora molto lunga per dire chi è favorito o meno. Ma sulla Juve c’è un risvolto positivo da sottolineare, che va anche al di là delle quattro vittorie consecutive: mi sembra che Thiago Motta abbia trovato un equilibrio e soprattutto un’idea più definita della sua squadra».

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