Capello avvisa l’Inter per il derby di Coppa Italia: «C’è tanto divario col Milan ma è solo teoria! I primi 45′ dei nerazzurri con l’Udinese hanno confermato due cose» | OneFootball

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·31 marzo 2025

Capello avvisa l’Inter per il derby di Coppa Italia: «C’è tanto divario col Milan ma è solo teoria! I primi 45′ dei nerazzurri con l’Udinese hanno confermato due cose»

Immagine dell'articolo:Capello avvisa l’Inter per il derby di Coppa Italia: «C’è tanto divario col Milan ma è solo teoria! I primi 45′ dei nerazzurri con l’Udinese hanno confermato due cose»

L’ex allenatore di Juve, Roma e Milan, Fabio Capello, ha detto la sua in vista del derby di Coppa Italia tra i rossoneri e l’Inter

Intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Fabio Capello analizza il successo dell’Inter con l’Udinese e la sconfitta del Milan col Napoli, soffermandosi al contempo sul derby di mercoledì in Coppa Italia tra rossoneri e nerazzurri e su quella che potrà essere la chiave tattica del match.

SE MI ASPETTO UNA SORPRESA DALLA COPPA ITALIA? – «Sulla carta viene difficile crederlo, dopo aver visto il primo tempo dell’Inter con l’Udinese e il primo tempo del Milan a Napoli. Ecco, se le due squadre dovessero ripetere i 45’ visti ieri fatico a pensare che ci sia una partita. Ma torniamo al solito discorso, i derby sono gare a sé. E anche negli ultimi tre precedenti i rossoneri si presentavano in momenti particolari e largamente sfavoriti».


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FACILE CREDERE CHE SIA PIÙ IMPORTANTE PER IL MILAN CHE PER L’INTER? – «È così. I nerazzurri sono in corsa su tre fronti, con Champions e scudetto come obiettivi primari. Il campionato del Milan, invece, è praticamente finito con il ko di Napoli».

IL PRIMO TEMPO DELL’INTER CONTRO L’UDINESE – «Una squadra tonica, attenta, dura da fermare quando prende ritmo. I primi 45’ di ieri hanno poi confermato due cose: la prima è che Dimarco è speciale, quando si libera in fascia sa sempre creare pericolo con palle tagliate o cross al bacio; la seconda che Thuram ha ritrovato una grande condizione».

L’INTER NEL FINALE HA RISCHIATO – «Le è successo un po’ come alla Germania contro l’Italia: l’Inter si è rilassata troppo, cullandosi sul risultato positivo. E dopo il gol di Solet non è riuscita a riaccendere la luce. Perché il calcio non è come la corrente elettrica, non basta pigiare di nuovo l’interruttore dopo che hai spento. Credo lo abbia intuito pure Inzaghi, che si è innervosito con i suoi e poi si è fatto espellere».

INZAGHI CI HA MESSO DEL SUO CON QUALCHE SOSTITUZIONE? – «Ha rischiato, soprattutto quando ha tolto Calhanoglu. Per sua fortuna Sommer ci ha messo una pezza e ha salvato il risultato. Bel portiere sia tra i pali che nella gestione della palla con i piedi».

LA CHIAVE TATTICA DEL DERBY? – «Le ripartenze dell’Inter. Se il Milan si dimostrerà fragile come a Napoli, difficilmente potrà reggere l’urto. I nerazzurri sono tornati a ribaltare il campo con velocità e qualità, quasi a occhi chiusi. I giocatori sanno cosa fare, l’allenatore ha le sue sicurezze. Al Milan mi pare che Conceiçao non possa dire le stesse cose».

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