Calcio In Pillole
·1 settembre 2024
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Intoppi di mercato fanno saltare trattative già praticamente chiuse nell’ultimo giorno di mercato. A Ghisolfi non restano che gli svincolati.
Errare humanum est, perseverare autem diabolicum, direbbero i maestri latini: sbagliare umano, perseverare diabolico. Gli ultimi giorni di mercato hanno rovinato i piani di una Roma molto più forte dalla cintola in su, ma senza equilibrio.
L’affare Abraham è andato in porto e a conti fatti ha portato due benefici: l’arrivo di Alexis Saelemaekers, che permette a Daniele De Rossi di poter giocare sia con il 4-3-3 sia eventualmente con il 3-5-2. Non solo.
Sì perché grazie allo scambio con il Milan, la Roma ha trovato la forza per andare a prendere Manu Koné dal Borussia Monchengladbach, sbaragliando una signora concorrenza (c’era anche il Milan) per un talentuoso centrocampista, preso per 25 milioni di euro, bonus compresi.
Fin qui tutto secondo i piani, anche se alla fine per molti tifosi giallorossi la partenza di Edoardo Bove (non all’Eintracht Francoforte per fortuna, bensì in prestito con diritto di riscatto che potrebbe diventare obbligo a determinate condizioni) è una ferita difficilmente rimarginabile. Tant’è.
Dove s’intoppa il mercato di Ghisolfi? Nel reparto difensivo e nelle visite mediche. Già era successo nei giorni precedenti con Kevin Danso, tra lo stupore generale e con il difensore francese che posta sui social frasi al vetriolo inversamente proporzionali a quanto manifestato dai medici, prima di tornare al Lens.
È accaduto di nuovo nell’ultimo giorno di mercato. Neanche Tiago Djalò supera le visite mediche con i giallorossi, così la Roma chiude il mercato senza centrale e con Smalling possibile partente per l’Arabia Saudita. Non proprio il massimo per una squadra che aveva già manifestato evidenti limiti difensivi nelle prime uscite.
Mario Hermoso, difensore spagnolo svincolatosi dall’Atletico Madrid – ansa – calcioinpillole
Chiuso il mercato, alla Roma non restano che gli svincolati, per fortuna quest’anno tanti e alcuni di grido. Come Matt Hummels, svincolato dal Borussia Dortmund e oggetto del desiderio non esaudito di Como e Bologna. Si potrebbe fare, a patto che Smalling vada in Arabia.
Sì perché l’indiziato numero uno è Mario Hermoso, altro difensore trattato da club italiani: Inter e Napoli su tutti. Ora è il turno della Roma e di Ghisolfi. Deve portare a casa un difensore per forza: due nel caso in cui il club giallorosso riesca a vendere Chris Smalling entro il 2 settembre, il giorno ultimo della fine della sessione di mercato estiva saudita, sempre che tutti riescono a superare queste benedette visite mediche.