Calcio In Pillole
·20 giugno 2023
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Scoppia un caso mediatico in Belgio, con Courtois che è arrivato allo scontro verbale pubblico con Tedesco. Il tutto è nato dalla clamorosa decisione del portiere del Real Madrid, che aveva deciso di abbandonare il ritiro dei Diavoli Rossi. Inizialmente ha fatto scalpore la presa di posizione dell’estremo difensore, poi sono uscite le motivazioni ufficiali. Courtois, infatti, secondo quanto riferito da Het Nieuwsblad, ha preso tale decisione dopo non aver accettato la decisione del suo c.t, di assegnare la fascia da capitano a Romelu Lukaku. Il portiere ha così lasciato il ritiro su tutte le furie. In queste ore sono arrivate le motivazioni ufficiali del giocatore del Real Madrid e anche di Domenico Tedesco: un botta e risposta al veleno, che non lascia trasparire buone cose per il futuro. Ecco le dichiarazioni delle due parti.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Het Nieuwsblad, Courtois non si sarebbe neanche presentato in hotel per il ritiro della Nazionale in vista del match di qualificazione all’Europeo contro l’Estonia. Su tutte le furie, il portiere non avrebbe accettato la decisione del c.t di assegnare la fascia a Lukaku, essendo lui il potenziale vice-capitano del Belgio (DeBruyne è assente). Tra Courtois e Tedesco ci sarebbe anche stato un confronto che sarebbe durato fino alle 4 del mattino, ma che non è servito a sedare gli animi, anzi. Il tecnico ha successivamente rilasciato dichiarazioni al veleno sull’accaduto, e l’estremo difensore, poi, ha risposto a dovere.
(Photo by DIRK WAEM/BELGA MAG/AFP via Getty Images)
Dopo il caso bollente che si è aperto nel Belgio, Domenico Tedesco non si è fatto attendere con le sue dichiarazioni. Ecco una parte delle sue parole: “Avevamo deciso insieme che Lukaku sarebbe stato capitano con l’Austria e poi con l’Estonia sarebbe toccato a Thibaut. Ma dopo la partita ha voluto improvvisamente parlarmi, dicendosi offeso e deluso. Io però ho cercato di mostrargli dall’inizio la stima che provo, per me è il miglior portiere al mondo e anche umanamente lo adoro. Sono scioccato, mi deve delle spiegazioni. Da qui a settembre avremo tempo per riparlarne”
(Photo by Linnea Rheborg/Getty Images)
A gettare ulteriore benzina sul fuoco ci ha pensato Thibaut Courtois, che ha risposto al c.t del Belgio con un duro comunicato. Eccolo di seguito: “Questo pomeriggio sono rimasto sorpreso nel sentire la conferenza stampa dell’allenatore, in cui ha fatto un resoconto parziale e soggettivo di una conversazione privata che abbiamo avuto dopo la partita contro l’Austria. Voglio chiarire che non è la prima o l’ultima volta che parlo con un allenatore di questioni legate ad uno spogliatoio, ma è la prima volta che qualcuno decide di raccontarlo pubblicamente. Sono profondamente deluso, ma voglio chiarire che le valutazioni del coach non si adattano alla realtà. In quella conversazione gli ho chiesto di spiegare e prendere decisioni per evitare situazioni che in passato ci hanno danneggiato cercando sempre il beneficio generale. Essere o non essere il capitano della nazionale non è né un capriccio né una decisione casuale, dovrebbe essere una sua decisione ed è quello che ho cercato di trasmettergli. Purtroppo non ho raggiunto il mio scopo.
Insisto sul fatto che in nessun caso ho preteso nulla e di aver parlato con il mio compagno di squadra Romelu Lukaku per chiarire qualsiasi circostanza legata a questa situazione. Allo stesso tempo voglio chiarire che non ho avuto alcuna discussione su argomenti simili con nessun compagno di squadra, come è stato affermato. Inoltre, ieri pomeriggio mi sono sottoposto ad un controllo per un problema al ginocchio destro. L’equipe medica del mio club e della nazionale erano in contatto e hanno rivisto tutto il materiale corrispondente per prendere la decisione di lasciare il campo di allenamento”.
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