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Andrea Agostinelli·16 aprile 2022

Caos Juve-Bologna, il mancato rigore e le due espulsioni: cosa è successo

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Episodio arbitrale controverso nei minuti finali di Juventus-Bologna. Nasce tutto da un contatto fra Adama Soumaoro e Alvaro Morata nei pressi dell’area di rigore del Bologna con il difensore rossoblù che colpisce l’attaccante bianconero provando un intervento per impedire al centravanti spagnolo di calciare in porta.

L’arbitro Juan Luca Sacchi inizialmente non ha segnalato il fallo e ha concesso il vantaggio alla Juventus permettendo a Juan Cuadrado di concludere l’azione, con il colombiano che ha calciato verso la porta vuota dopo l’uscita di Skorupski e ha scheggiato la traversa.


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Terminata l’azione, il direttore di gara è stato richiamato dal VAR per l’on field review.

I replay mostrano che l’intervento di Soumaoro su Morata si conclude all’interno dell’area di rigore ma dopo aver rivisto le immagini al monitor l’arbitro concede un calcio di punizione alla Juventus.

Come ricostruito da DAZN, Sacchi non ha punito la parte finale dell’intervento Souamoro ma un primo contatto fra il difensore del Bologna e Morata arrivata all’esterno dell’area di rigore.

Dopo aver segnalato il fallo, Sacchi ha estratto il cartellino rosso nei confronti di Soumaoro per aver impedito fallosamente una chiara occasione da gol, scatenando le proteste di Gary Medel.

Il difensore cileno del Bologna ha affrontato a muso duro il direttore di gara ricevendo una prima ammonizione e pochi secondi dopo anche la seconda ammonizione.

Alla vista del cartellino rosso, Medel ha provato nuovamente ad avvicinarsi al direttore di gara per protestare ma è stato allontanato dai compagni di squadra.

Uscendo dal campo Medel ha applaudito ironicamente verso il quarto uomo e poi ha indicato lo stemma del Bologna urlando: “E’ sempre la Juventus, sempre la Juventus”.

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DAZN ha inoltre svelato un retroscena relativo al mancato calcio di rigore.

Mentre il direttore di gara era all’on field review, Dusan Vlahovic aveva preso il pallone e si era diretto sul dischetto pronto per battere il rigore.

Allo stesso tempo Leonardo Bonucci si era avvicinato al tecnico bianconero Massimiliano Allegri per chiedere conferma che fosse lui il giocatore designato a battere il rigore e non Vlahovic.