📸 Caos in Lazio-Lecce: ecco perché è stato annullato il gol del 2-2 | OneFootball

Durante Lazio-Lecce, l’arbitro Manganiello ha decisamente perso il polso della partita.

Al 65′, con i biancocelesti avanti 2-1, il direttore di gara ha concesso un rigore ai salentini per un lieve contatto tra Mancosu e Milinkovic, in cui il trequartista sardo dà l’impressione di cercare la gamba del centrocampista serbo.

Ma la decisione dell’arbitro di assegnare l’estrema punizione passa in secondo piano, visto ciò che accade pochi secondi dopo.

Babacar si fa cedere il penalty dallo specialista Mancosu, ma Strakosha intuisce la direzione e respinge la sua conclusione: sulla ribattuta arriva Lapadula, che segna e firma la doppietta personale.

Ma grazie all’intervento del VAR Pairetto, Manganiello decide di annullare il gol e concedere una punizione per la Lazio perché Lapadula è entrato in area prima che Babacar impattasse il pallone.

Dall’immagine si può notare che anche alcuni giocatori della Lazio si trovano in area, ma a questo punto bisogna tenere presente le parole del designatore arbitrale Nicola Rizzoli, il quale ha spiegato che, salvo invasioni particolarmente vistose, deve essere punito solo chi interviene sul pallone.

Per intenderci: se un difensore biancoceleste avesse toccato la sfera (o avesse in qualche modo interferito nell’azione) il rigore sarebbe stato da ripetere, ma dato che l’unico giocatore a intervenire è Lapadula la rete dev’essere annullata e il gioco deve riprendere con un calcio di punizione indiretto.

Ovviamente, si tratta di un utilizzo molto fiscale del VAR a cui non siamo abituati, dato che sono rari i casi di questo tipo.