Candreva si racconta: “Io 38 anni? Vado come uno di 28. Cerco un club che mi stimoli” | OneFootball

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·4 settembre 2024

Candreva si racconta: “Io 38 anni? Vado come uno di 28. Cerco un club che mi stimoli”

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Candreva è intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, per parlare della sua vita, della sua carriera e delle sue ambizioni future… con le scarpette da calcio sempre ai piedi!

Uno dei giocatori certamente più sottovalutati e più soggetti alle critiche è Antonio Candreva, che in tanti anni ha sempre dato il massimo, risultando una delle migliori ali italiane dell’ultimo decennio. La carta d’identità riporta 1987 come anno di nascita, ma lo stesso ex Lazio non se ne sente quasi 38, ma 28, a suo avviso. Dopo l’esperienza biennale a Salerno – conclusasi con la retrocessione, Candreva vuole tornare protagonista, vista la sua attuale situazione di svincolato. La voglia di tornare a calcare i grandi palcoscenici in erba c’è.


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Cosa cerca?

“Un club che mi stimi e che mi stimola”.

In che ruolo si vede oggi in campo. Lei ha giocato dappertutto. Mezzala, trequartista, esterno, attaccante.

“Al centro del gioco. A disposizione dei compagni. Amo giocare per loro e fare la giocata”.

Il gps che dice?

“Che vado come uno di 28 anni, non come uno di quasi 38”.

C’è un calciatore di oggi in cui rivede il Candreva degli anni d’oro?

“Forse Chiesa, quando ama giocare facendo forte la fascia in un 4-4-2 o in un 4-3-3”.

Negli ultimi campionati ha lottato per la salvezza e non per lo scudetto. Come vede la lotta per restare in paradiso e cosa occorre per rimanere in A?

“Un gruppo di uomini. Che si forma conoscendosi, anche a tavola. Oggi si parla meno. Io sono poco social, molto antico. E poi serve partire bene e giocare con tranquillità. Sarà anche quella una lotta avvincente”.

Lei adesso come si sente e cosa sogna ancora?

“Mi sento felice perché ho una bella famiglia, ma sogno di fare un ultimo giro di campo insieme ai miei figli. Glielo ripeto: il calcio è la mia vita”.

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