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·29 luglio 2025

Camarda al Lecce: le condizioni per fare bene ci sono (quasi) tutte

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Sembra passata un’eternità da quando il nome di Francesco Camarda cominciò a rimbalzare spasmodicamente tra i media sportivi italiani, alla ricerca del nostro Lamine Yamal ante litteram che avrebbe dovuto sobbarcarsi il peso del futuro della Nazionale. Una specie di Atlante con l’intera volta celeste sulle spalle, che doveva ancora completare la fase della pubertà: l’eco mediatica con cui Camarda ha dovuto fare i conti ancor prima del suo esordio in Serie A – avvenuto in data 25 novembre 2023, a San Siro, alla tenera età di 15 anni e 260 giorni (record di precocità nella storia del campionato italiano) – e la narrazione di enfant prodige che accompagnava ogni suo passo, hanno alimentato un clima controproducente, che quasi addossava al neanche 16enne Camarda l’obbligo di imporsi al centro dell’attacco del Milan e di scriverne la storia per i successivi tre lustri. Ovviamente, per il bene del nostro movimento ci auguriamo che ciò possa accadere presto: in tale prospettiva, il prestito al Lecce si presenta come l’occasione buona per muovere con continuità i primi passi nel mondo dei grandi.

Per cominciare la nostra analisi critica e rispondere razionalmente all’interrogativo del titolo, partiamo da quanto visto di concreto: le amichevoli. E no, non per cercare conferme – il calcio di luglio, tra avversari improbabili e rose incomplete, ha un che di mistico – quanto per iniziare ad appuntare le prime sensazioni. Dunque, più che la tripletta nella prima uscita contro il Natz (il suo fiuto del gol non lo scopriamo oggi) e il gol vittoria nella seconda contro lo Spezia, è interessante sottolineare la crescita fisica del classe ‘08: Camarda sembra aver aggiunto muscoli ed esplosività che potrebbero dargli una grande mano per superare l’impatto fisico con la Serie A, come dimostrato con la progressione di 60 metri con cui ha staccato il difensore spezzino Mateju, concludendo poi con lucidità con un sinistro incrociato. Quanto ai gol, dal valore sicuramente relativo, di certo non fanno male alla fiducia di un attaccante di diciassette anni.


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Uno snodo cruciale per le prestazioni di Camarda è il contesto, non solo tattico, ma anche ambientale. Giocare al pur caldo Via del Mare comporta una pressione molto diversa rispetto agli 80 mila del Meazza. Uno scarico di responsabilità che potrebbe giovare e consentirgli di esprimersi con maggiore libertà, pur richiedendo la giusta maturità per affrontare partite tirate o momenti delicati della stagione.

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Il Lecce con Di Francesco: modulo e caratteristiche

Passando invece all’assetto, il Lecce sembra orientato verso un 4-3-3/4-2-3-1, con esterni creativi in grado di creare superiorità numerica e rifornire di palle-gol la prima punta. Con questo schieramento, Camarda fungerebbe da unico riferimento offensivo: una situazione tatticamente ideale per valorizzare il suo istinto da rapace d’area, ma anche la sua abilità nel gioco di raccordo.

Il modo di giocare storicamente propositivo delle squadre di Eusebio Di Francesco è un ulteriore elemento da tenere in considerazione: il tecnico ha sempre richiesto un approccio offensivo, anche con organici da lotta salvezza – uno dei motivi per cui negli ultimi anni gli esoneri e le retrocessioni hanno macchiato la sua reputazione. Un’idea di calcio che ha permesso alle sue rose di diventare spesso fucina di talenti: basti pensare ai vari Berardi, Pellegrini e Zaza ai tempi di Sassuolo, ai più recenti Soulé, Brescianini e Zortea, sbocciati sotto la sua guida a Frosinone e agli ultimi Nicolussi Caviglia e Idzes a Venezia. Da questo punto di vista, Camarda è in buone mani.

Camarda con e senza Krstovic

Una variabile non trascurabile per il rendimento dell’attaccante di proprietà del Milan è la permanenza o meno di Nikola Krstovic: era dato per sicuro partente dopo una stagione da 11 gol e 5 assist, ma ad oggi non risultano ancora offerte ufficiali per il suo cartellino. È evidente che condividere il reparto con un attaccante così ingombrante toglierebbe spazio a Camarda, che partirebbe inevitabilmente dietro nelle gerarchie, ma avrebbe comunque modo di ritagliarsi i suoi minuti alle spalle del montenegrino. Ben diversa la prospettiva in caso di cessione: visto il modus operandi dei salentini, è verosimile pensare che Corvino possa rimpiazzare Krstovic con un profilo giovane e ancora da formare, con cui Camarda avrebbe la possibilità di giocarsi il posto da titolare; o perché no, puntare su un attaccante di esperienza che possa fare da chioccia alla punta 17enne, per massimizzare la crescita di Camarda e far fruttare le condizioni di prestito concordate con il Milan.

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Infatti, oltre al diritto di riscatto e controriscatto, per incentivare il minutaggio del classe 2008 i rossoneri hanno promesso al Lecce dei “bonus di valorizzazione”: si parla di 75 mila euro per ogni presenza e di 100 mila per ogni gol realizzato. Facendo una stima ottimistica, se Camarda collezionasse 30 presenze e segnasse 6 o 7 gol, il Lecce guadagnerebbe circa 3 milioni. Una motivazione extra-campo che potrebbe spingere i salentini a puntare con forza sul giovane talento italiano.

Nella data in cui si scrive (28/07), ci sono ancora tante variabili che condizionano la valutazione, come il mercato – soprattutto in uscita – che potrà dirci di più sulle reali possibilità del Lecce, o i vari episodi che durante la stagione possono condizionare positivamente o negativamente il corso degli eventi di una squadra che parte con l’obiettivo di mantenere la categoria (riverberandosi conseguentemente sulle prestazioni del giovane attaccante italiano). Tuttavia, considerando elementi come contesto favorevole, allenatore in grado di valorizzare i giovani, proposta di gioco propositiva, assetto tattico vantaggioso, oltre ai bonus promessi dal Milan che ne incentivano l’impiego, ci sono tutte le premesse affinché Francesco Camarda possa condurre con profitto la sua prima stagione in Serie A, trovando minuti, segnando le prime reti e accumulando esperienza.

Camarda al Lecce, due scenari

– Scenario prudente: il Lecce non riesce a cedere Krstovic, Camarda parte dietro nelle rotazioni subentrando negli ultimi minuti. Un normale periodo di apprendistato e le necessità di salvezza dei salentini portano Di Francesco a preferire l’usato sicuro. Camarda riesce comunque a ritagliarsi i suoi minuti e a sfruttare le occasioni che gli vengono concesse, chiudendo con un bottino tra i 3 e i 5 gol.

Scenario ottimale: Krstovic viene venduto, al suo posto arriva un attaccante con cui Camarda può giocarsi la titolarità, partendo spesso dal primo minuto. Il classe ‘08 trova continuità e fiducia e i meccanismi offensivi del Lecce funzionano, valorizzando le sue doti di finalizzazione. Camarda conclude la sua prima stagione in Serie A tra i 6 e gli 8 gol, dando un serio sguardo alla doppia cifra.

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