Calda si, razzista no. Basta gettare fango sul tifo dell’Atalanta (e non guardare in casa propria) | OneFootball

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Calcionews24

·3 ottobre 2022

Calda si, razzista no. Basta gettare fango sul tifo dell’Atalanta (e non guardare in casa propria)

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Le polemiche della società Fiorentina (Commisso in primis) contro i tifosi dell’Atalanta tra campanilismo e poca oggettività

«Oggi abbiamo assistito ad un episodio vergognoso, non da parte di un singolo individuo ma di tutta una curva. Noi abbiamo combattuto il razzismo in America ed oggi qui in Italia subiamo una situazione inaccettabile. Intervenga la Lega ma anche il CONI ed il Governo». Queste sono state le parole di Barone nei confronti della tifoseria dell’Atalanta dopo quello che è successo contro la Fiorentina. Detta in breve, lo stadio per sfottò ha “rimarcato” il fatto che il presidente viola Commisso abbia origini calabresi. Razzismo? Guai solo a pensarlo visto che si stra trattando di vero e proprio campanilismo: aspetto che contraddistingue tutti, anche i tifosi dell’Atalanta che ogni domenica vengono etichettati dagli avversari “contadini” oppure subendo gridi del calibro di “bergamasco pagaci le tasse”.

Invece si è buttato fango contro una piazza che sarà anche calda, ma non è razzista: troppo facile criticare e farsi angeli, specialmente se non si guarda prima in casa propria. L’episodio di Spalletti, gli striscioni su Vlahovic, il “figlio di p.” dato a Gasperini dalla tribuna del Franchi, ma su quello Barone ha rimarcato il fatto di non generalizzare: giusto sì, ma ieri contro la tifoseria nerazzurra è stato fatto proprio questo. Un popolo che si è contraddistinto ieri sera per aver proposto un tifo passionale e che ha omaggiato Davide Astori al 13′. Razzismo è una cosa, campanilismo è un’altra, peggio chi tenta di etichettare Bergamo come feccia del tifo italiano.

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