Calciomercato Milan, rottura definitiva di Jashari con il Brugge: il centrocampista si è imposto con una mossa a sorpresa | OneFootball

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·30 luglio 2025

Calciomercato Milan, rottura definitiva di Jashari con il Brugge: il centrocampista si è imposto con una mossa a sorpresa

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Calciomercato Milan, rottura definitiva di Jashari con il Brugge: il centrocampista si è imposto con una mossa a sorpresa. Le ultimissime

Il Corriere dello Sport fa il punto sulla situazione di Ardon Jashari, definendola sempre più surreale. Il “desiderio” del giocatore di vestire il rossonero è chiarissimo, ma il Club Brugge continua a fare muro. La notizia di ieri, in particolare, è che Jashari ha comunicato formalmente di non voler più giocare per il Club Brugge, una posizione che, in realtà, sta già mettendo in pratica da tutta l’estate. L’intento, questa volta, è un’ulteriore forzatura di mano per persuadere i belgi ad accettare la corte del Diavolo: Jashari non ha intenzione di scendere in campo, anche qualora dovesse rimanere.

In un tentativo di scuotere la situazione, il club nerazzurro ha provato a offrire Jashari in Premier League, cercando di innescare un’asta per massimizzare il guadagno. Tuttavia, questo tentativo è stato immediatamente bloccato dal giocatore stesso, che ha dimostrato di avere solo il Milan in testa, respingendo ogni altra destinazione. La sua ferma volontà è un’arma potente per il Milan.


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Sul fronte rossonero, la diplomazia sarà cruciale. Il Milan, come ribadito ieri dal presidente Paolo Scaroni uscendo dall’assemblea della Lega di Serie A, non ha intenzione di alzare un’offerta che ritiene già sufficientemente alta. La proposta messa sul piatto è di 33,5 milioni di euro di parte fissa più bonus fino ad arrivare a circa 38 milioni, una cifra importante ma non ancora sufficiente per il Club Brugge, che sembra aver preso una posizione di principio sempre più rigida con il passare del tempo.

In questo affresco disordinato, il Milan si affida alla volontà ferrea del giocatore, ma dovrà necessariamente scendere in campo con le sue migliori armi diplomatiche, replicando magari quanto successo due anni fa per Charles De Ketelaere. In caso contrario, con il tempo che stringe, sarà indispensabile iniziare a pensare a un piano B, per non rimanere scoperti in un ruolo chiave.

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