Milannews24
·1 settembre 2025
Calciomercato Milan, Di Stefano svela: «I rossoneri dovevano fare di più in questo reparto e i dirigenti ne sono perfettamente consapevoli»

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·1 settembre 2025
Il calciomercato estivo del 2025 si è concluso, segnando un’autentica rivoluzione per il Milan. Sotto la guida del nuovo Direttore Sportivo Igli Tare e del tecnico Massimiliano Allegri, il club rossonero ha messo a segno un numero impressionante di operazioni: 10 acquisti e ben 27 cessioni. Un rinnovamento profondo che ha stravolto la fisionomia della squadra, affidata ora ad Allegri con l’obiettivo dichiarato di riportare il calciomercato Milan ai vertici del calcio europeo, con la qualificazione in Champions League come traguardo minimo.
L’analisi di questo mercato storico è stata al centro della discussione sul canale YouTube di Carlo Pellegatti, che ha ospitato il noto inviato di Sky Sport, Peppe Di Stefano. Le sue parole offrono una prospettiva lucida e approfondita sulla strategia adottata dalla società. “Era un mercato complicato perché si è deciso di fare una rivoluzione: se adesso la rosa è composta da 22 giocatori, di cui 10 nuovi volti, vuol dire che l’idea non era un perfezionare quello che c’era ma un ribaltare la squadra.”
Di Stefano ha sottolineato la radicalità del cambiamento: “Quando cambi 9 giocatori di movimento su 19, siamo quasi al 50% della squadra.” Questo dato testimonia la volontà del Milan di non limitarsi a puntellare la rosa, ma di rifondare l’organico per costruire un nuovo ciclo vincente. Il giornalista di Sky ha anche rivelato le specifiche richieste di Massimiliano Allegri dopo l’ultima partita della scorsa stagione. “Allegri dopo la Cremonese ha chiesto tre acquisti: un difensore centrale, un centrocampista alla Rabiot, ed è arrivato Rabiot, un attaccante con determinate caratteristiche, ed è arrivato Nkunku.”
L’arrivo di giocatori come Adrien Rabiot e Christopher Nkunku risponde quindi direttamente alle esigenze tecniche di Massimiliano Allegri, dimostrando una sintonia tra allenatore e società. Rabiot, con la sua fisicità e la sua esperienza internazionale, si candida a essere un pilastro del nuovo centrocampo, mentre Nkunku offre a Allegri un’opzione offensiva di altissimo livello, versatile e letale sotto porta.
Nonostante la quasi totale soddisfazione per le operazioni in entrata, Peppe Di Stefano ha individuato un’area che avrebbe potuto essere ulteriormente rinforzata. “L’unico problema è la difesa su cui si poteva e doveva fare qualcosa di più ma credo che in società siano i primi a saperlo.” Questa critica costruttiva suggerisce che, nonostante l’arrivo di nuovi volti, il reparto arretrato potrebbe rappresentare l’anello debole della catena. Sarà compito di Massimiliano Allegri lavorare per cementare il reparto difensivo e trarre il massimo dalle risorse a sua disposizione.
Il Milan di Igli Tare e Massimiliano Allegri si presenta dunque come un cantiere aperto, ma con basi solide e una visione chiara. Le 27 uscite hanno permesso di sfoltire la rosa e di alleggerire il monte ingaggi, mentre i 10 nuovi acquisti hanno portato qualità e freschezza. La sfida è ora nelle mani di Allegri: trasformare questo mosaico di talenti in una squadra coesa e vincente, capace di raggiungere gli obiettivi prefissati.