Milannews24
·2 luglio 2025
Calciomercato Milan, come sostituire Reijnders? Allegri ha le idee chiare, novità incredibile

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·2 luglio 2025
Il calciomercato Milan è pronto a una rivoluzione tattica che promette di cambiare radicalmente il suo approccio al gioco. Stando a quanto riportato da Alessandra Gozzini su La Gazzetta dello Sport, il club rossonero sta virando verso un modello incentrato sul possesso palla e sulla capacità di palleggio dei suoi centrocampisti. Questo nuovo corso segna un netto distacco dal recente passato, dove giocatori come Reijnders erano apprezzati per la loro abilità nel trovare spazi e per il tempismo negli inserimenti.
“Reijnders sapeva trovare gli spazi e aveva un ottimo tempismo: ricevuta palla era determinante,” ha affermato Gozzini, sottolineando il profilo del centrocampista olandese. Tuttavia, la dirigenza milanista, seguendo le direttive di “Max” (presumibilmente Massimiliano Mirabelli, l’ex direttore sportivo, o un riferimento generico a una figura chiave nella pianificazione strategica), non ha mai cercato un sostituto “fotocopia” di Reijnders. Al contrario, l’obiettivo è stato quello di acquisire calciatori con caratteristiche diverse, capaci di interpretare un ruolo più orientato al dominio del gioco.
Il nuovo Milan mira a imporre il proprio ritmo e a controllare le partite attraverso un possesso palla ragionato e profondo. Le incursioni delle mezzali non saranno più dettate da intuizioni individuali, ma da una “cabina di regia” precisa, in linea con la visione di gioco di centrocampisti di altissimo livello.
Il club ha già mosso passi concreti in questa direzione. Un nome di spicco, che ha già vestito la maglia rossonera, è quello di Luka Modric. La sua acquisizione, un vero e proprio colpo di mercato, testimonia la volontà del Milan di avere un regista puro, un giocatore in grado di dettare i tempi e le geometrie. Modric, con la sua esperienza e la sua visione di gioco, sarà il faro di questo nuovo centrocampo.
Ma la campagna acquisti non si ferma qui. Il Milan sta trattando con “buone chance di riuscita” per Samuele Ricci del Torino e Ardon Jashari del Lucerna. Entrambi i calciatori rientrano perfettamente nel profilo desiderato: fini palleggiatori e capaci di contribuire al controllo del possesso. La possibilità di avere sia Ricci che Jashari rafforzerebbe ulteriormente la mediana rossonera, offrendo al tecnico Massimiliano Allegri (citato nell’articolo) diverse opzioni tattiche.
Interessante è il commento di Gozzini riguardo a Granit Xhaka. Il centrocampista svizzero, pur essendo un giocatore di livello, si allontana dal Milan perché “troppo simile agli altri” profili già presenti, e non in linea con la ricerca di diverse caratteristiche per il nuovo centrocampo. Questo rafforza l’idea che la dirigenza rossonera stia cercando giocatori che possano complementarsi e creare un equilibrio perfetto in mezzo al campo.
Inoltre, tra Jashari e Javi Guerra, Allegri “crede più nel talento dello svizzero”. Questa preferenza del tecnico è un segnale forte e chiaro della fiducia riposta in Jashari, il quale, come sottolineato, “ricambia la stima e ha messo il Milan in cima alle preferenze”. Questo significa che il giovane svizzero è estremamente motivato a vestire la maglia rossonera, un fattore non indifferente per la buona riuscita dell’operazione.
Il cambio che il club ha in mente è sintetizzato al meglio da un’operazione specifica: “fuori Musah, dentro Jashari“. Questa mossa non è solo una sostituzione di un giocatore con un altro, ma rappresenta un simbolo tangibile della nuova strategia del Milan. Yunus Musah, pur con le sue doti fisiche e di inserimento, non rientra pienamente nel profilo del centrocampista palleggiatore e dominatore del possesso che il Milan sta cercando. Jashari, al contrario, incarna appieno questi nuovi principi.
In sintesi, il Milan si sta preparando a una stagione in cui il controllo del centrocampo e il dominio del gioco saranno le parole chiave. Con innesti di qualità come Modric, e con le trattative per Ricci e Jashari ben avviate, i tifosi rossoneri possono aspettarsi un Milan con una nuova identità tattica, più orientata alla costruzione e al bello stile di gioco. Questa rivoluzione promette di essere tra le più interessanti del panorama calcistico italiano.