Milannews24
·30 giugno 2025
Calciomercato Milan, clamoroso retroscena Jashari! Intreccio col Bologna, lo svela Di Vaio

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·30 giugno 2025
In occasione dell’evento “Colpi da Maestro” e a margine dell’apertura del calciomercato, Marco Di Vaio, l’attuale direttore sportivo del Bologna, ha ripercorso le tappe significative della sua carriera dirigenziale. Un percorso che, come ha raccontato, ha avuto inizio quasi per caso, dopo una brillante carriera da attaccante.
“Potevo continuare a giocare un altro anno,” ha esordito Di Vaio, “ma poi il presidente ha acquisito il Bologna e mi ha chiesto di unirmi al club in un ruolo dirigenziale.” Inizialmente, era previsto un passaggio graduale alla dirigenza già con l’ultimo rinnovo con i felsinei, ma l’esperienza al Montreal Impact aveva messo in secondo piano questi piani. “Sono partito per Montreal e non ci ho più pensato… poi ho iniziato vicino alla squadra, sentivo il bisogno di vivere il campo e lo spogliatoio,” ha rivelato l’ex centravanti di Parma, Juventus e Lazio.
Dopo circa un anno e mezzo, la sua prospettiva è cambiata radicalmente. Di Vaio ha avuto l’opportunità di lavorare a stretto contatto con figure di spicco del calcio italiano, vere e proprie “menti” del settore. “Ho avuto la fortuna di lavorare con professionisti come Riccardo Bigon, ex direttore sportivo del Napoli e del Bologna; Pantaleo Corvino, attuale direttore generale della Fiorentina; Walter Sabatini, noto per il suo fiuto per i talenti, e Giovanni Sartori, l’attuale responsabile dell’area tecnica del Bologna,” ha sottolineato Di Vaio. Questo periodo di apprendistato si è rivelato fondamentale per la sua formazione. “Ho ‘rubato’ qualcosa da tutti: da Sabatini è stato difficile ‘rubare’ l’intuito, Bigon era bravo a scegliere i giocatori, Corvino l’ho capito poco perché avevo appena smesso di giocare. E ora con Sartori stiamo facendo fortunate belle cose.”
Interrogato sul “colpo mancato” della sua gestione e sull’orgoglio più grande, Di Vaio ha risposto senza esitazione. “Un rimpianto è Ardon Jashari, un promettente centrocampista svizzero nel mirino del calciomercato Milan che due anni fa potevamo prendere dalla Svizzera. Ci siamo trovati contro una società che 10/20 anni fa non sarebbe mai potuta essere una concorrente, ovvero il Club Brugge,” ha spiegato l’ex attaccante. Un segnale dei tempi che cambiano nel panorama calcistico internazionale.
L’orgoglio più grande, invece, va oltre i singoli trasferimenti. “L’orgoglio è aver creato una società in cui tutti sono dalla stessa parte e dal poter dare continuità alle scelte, soprattutto dal punto di vista degli ideali di chi è al Bologna. Questo permette di creare un’anima dentro un club,” ha concluso Di Vaio, sottolineando l’importanza della coesione e della visione comune per il successo a lungo termine.