Milannews24
·19 dicembre 2024
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Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha analizzato le mosse dell’ultimo calciomercato Milan:
PAROLE – «Prima di chiederci sia stato più o meno indovinato, facciamoci due domande: chi ha preso le decisioni? E soprattutto, le scelte sono state fatte in accordo con Paulo Fonseca, l’allenatore? Ecco, già conoscere queste risposte aiuterebbe a capire. La mia impressione è che su certi acquisti, ma anche su alcune cessioni, non siano state fatte valutazioni calcistiche ponderate e men che meno siano state ascoltate le esigenze del tecnico portoghese. Quando dico valutazioni calcistiche ponderate, mi viene sempre in mente Ariedo Braida, dirigente di straordinaria competenza. Braida non solo era eccezionale nel capire il livello di un calciatore, ma soprattutto sapeva cosa voleva dire giocare nel Milan. Ricordo sempre le sue battute: «Bravo quello, però è da San Siro?». Non è come giocare altrove, ha un peso specifico differente. Per dire, Emerson Royal non mi pare da Milan. È un acquisto che non avrei fatto, perché non ti migliora in una zona di campo dove avevi già Calabria, il giovane Jimenez e volendo Kalulu, che ti avrebbe fatto comodo pure da centrale. Anche io penso che servisse un terzino destro, ma se lo compri, devi salire di livello. E con il brasiliano non l’hai fatto. Discorso simile per Pavlovic, anche se sul serbo sarei più cauto: è ancora giovane e lo abbiamo visto troppo poco. Pure qui, però, mi chiedo se fosse un acquisto così necessario e perché, invece, non tenere Kalulu che già conosceva l’ambiente e alla Juve sta facendo bene. Il piatto forte del mercato doveva essere l’attaccante, visto che Giroud era andato via. Sono arrivati Morata e Abraham, ma i tifosi rossoneri si chiedono perché il Milan non abbia preso un vero goleador , uno da 20 reti. Come fosse facile. La domanda da farsi è: chi si poteva comprare con lo stesso budget? Io non vedo in giro bomber affidabili e raggiungibili. Morata, poi, è un giocatore completo, un leader e non credo il Milan potesse trovare di meglio. E Abraham come alternativa dalla panchina è più accettabile. Insomma, sull’attaccante non punterei il dito contro la dirigenza. Così come non si può negare che Fofana sia stato una bella presa. E allora, dove sono gli altri errori? Visto che Fonseca – già dall’estate – preferisce Pulisic da trequartista, penso che un esterno alto d’attacco in grado di fare la differenza fosse imprescindibile. Il Milan negli anni passati ha sempre spinto di più a sinistra e sarebbe servito equilibrare con un giocatore simile a destra. Purtroppo Chukwueze non ha mai ingranato e non c’è un’alternativa simile per caratteristiche. Al contempo, oggi viene usato largo Musah per dare solidità alla squadra. Ma a quel punto, non era meglio Saelemaekers, che lo stesso Fonseca aveva detto di voler trattenere appena prima dell’inizio del campionato? Mi sa proprio che Paulo non sia stato molto ascoltato».