Lazionews24
·9 agosto 2025
Calciomercato Lazio, entro il 30 settembre conti a posto? Cosa succede se non si rispettano i parametri Uefa

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·9 agosto 2025
Nonostante le voci e le preoccupazioni circolate nelle ultime ore riguardo a un mercato ancora fermo, la Lazio interviene per fare chiarezza sulla propria strategia finanziaria, smentendo categoricamente la necessità di interventi straordinari. La società ha negato l’ipotesi di ricorrere ad aumenti di capitale o a iniezioni di liquidità personali da parte della proprietà per sbloccare le operazioni in entrata. Secondo la dirigenza, non solo non è necessario, ma il club è in linea con un percorso di risanamento che si basa sulle normative vigenti e sulla fiducia di rientrare a breve nei parametri imposti.
Il punto cruciale della strategia biancoceleste risiede nell’adeguamento ai nuovi regolamenti finanziari. In particolare, il club sta lavorando per rispettare il parametro UEFA che, a partire dal primo gennaio 2026, imporrà un limite al “costo del lavoro allargato” (che include stipendi e ammortamenti) pari all’80% dei ricavi societari. La Lazio è convinta di poter centrare questo obiettivo entro il 30 settembre 2025, data in cui la federazione “fotograferà” i conti dei club per la periodica verifica. Il raggiungimento di questo traguardo è di fondamentale importanza: consentirebbe infatti di sbloccare completamente il mercato, garantendo a Maurizio Sarri piena libertà di manovra per la sessione invernale di gennaio.
Ma cosa accadrebbe se, per quella data, l’obiettivo non fosse ancora stato raggiunto? Secondo quanto analizzato dal Corriere dello Sport, si passerebbe dallo scenario auspicato a un piano B, meno vantaggioso ma non catastrofico. In questo caso, il blocco totale del mercato si trasformerebbe in un blocco parziale. Questa condizione permetterebbe alla Lazio di operare comunque in entrata, ma con una restrizione precisa: si potrebbe effettuare un acquisto solo a fronte di una cessione, a patto che il costo complessivo del nuovo innesto (cartellino più ingaggio) non superi quello del giocatore in uscita. Una sorta di mercato “uno a uno”, che limiterebbe le ambizioni ma non fermerebbe del tutto la possibilità di rinforzare la rosa. La speranza di Sarri, e di tutto l’ambiente, è che la prima, più ottimistica, ipotesi diventi realtà.
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