Inter News 24
·10 luglio 2025
Calciomercato Inter, Tricella: «Calhanoglu ha dimostrato i suoi valori, invece poi passi a uno che è un’incognita. Su Ederson…»

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·10 luglio 2025
Roberto Tricella, ex difensore di squadre come l’Inter e la Juventus, è stato uno dei protagonisti della scena calcistica italiana degli anni ’80 e ’90. Nato a Verona nel 1960, Tricella ha esordito nel calcio professionistico con la maglia dell’Hellas Verona, dove ha conquistato una storica vittoria del campionato di Serie A nel 1985. La sua solidità difensiva e il suo carisma lo hanno subito messo sotto i riflettori, guadagnandosi la chiamata da parte delle grandi squadre italiane.
Nel 1986, Tricella si trasferì all’Inter, dove rimase fino al 1990. Durante la sua permanenza a Milano, il difensore venne apprezzato per la sua grinta e per le sue doti di leadership in difesa. La sua capacità di marcare gli attaccanti avversari con abilità e fermezza lo rendeva un elemento imprescindibile per la retroguardia nerazzurra. Successivamente, nel 1990, Tricella si trasferì alla Juventus, dove continuò a impreziosire il proprio palmarès, seppur con un ruolo più marginale rispetto agli anni precedenti.
Con la maglia della Nazionale italiana, Tricella ha avuto il privilegio di partecipare a importanti competizioni internazionali, consolidando la sua reputazione come difensore di livello assoluto. Dopo il ritiro, ha continuato a lavorare nel mondo del calcio, rimanendo una figura rispettata per il suo contributo al calcio italiano.
Oggi, Roberto Tricella è ricordato come uno dei difensori più significativi di quella generazione, amato dai tifosi di Inter e Juventus per la sua dedizione e la sua professionalità, tra le altre, di Inter e Juve Roberto Tricella ha parlato ai microfoni di TMW Radio anche del calciomercato Inter:
«Calhanoglu ha dimostrato i suoi valori, invece poi passi a uno che è un’incognita. Molto spesso ci sono delle cose che si incastrano da sole. Ho visto giocatori che per certe caratteristiche non sono dei fenomeni ma fanno quadrare il cerchio. Mi ricordo Manicone all’Inter, che era un buon giocatore ma che in quel momento divenne fondamentale per gli equilibri di squadra. Ederson è un giocatore universale, uno dei pochi centrocampisti attualmente in Italia che sa fare tutte e due le fasi e sa fare anche gol».
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