Inter News 24
·13 dicembre 2024
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Josep Martinez è rimasto l’unico grande interrogativo legato al calciomercato Inter operato in estate. I nerazzurri lo hanno prelevato dal Genoa sborsando 15 milioni, cifra che avrebbero potuto destinare ad altri innesti in altri ruoli. Arrivato per essere sì il portiere del futuro, ma anche un’alternativa valida a Sommer, finora non è mai sceso in campo in partite ufficiali. Dovrebbe trovare il suo esordio stagionale giovedì in Coppa Italia contro l’Udinese. Calciomercato.com fa una riflessione a riguardo, provando a dare alcune spiegazioni sul suo mancato impiego finora.
CALCIOMERCATO INTER – «Per Martinez ci si aspettava un percorso decisamente diverso, forse perché la stessa Inter ci aveva fornito un esempio ai tempi della convivenza tra Onana e Handanovic. L’inizio della storia è identico, il proseguo diametralmente opposto. E allora forse c’è qualcosa che non va. Anche Martinez è stato preso pensando al futuro, ma finora è stato confinato in panchina. Nessuna alternanza, eppure l’Inter si era parecchio affrettata per andare a prenderlo. E allora è naturale farsi almeno un paio di domande: perché l’Inter ha avuto tutta questa premura e perché adesso i nerazzurri gestiscono la questione Sommer Martinez in maniera diametralmente opposta a come invece aveva gestito la convivenza tra Handanovic e Onana?
Indiscrezioni ci raccontano di un Martinez abbastanza incerto tra i pali, anche in allenamento, o meglio, di un ragazzo capace di grandi interventi e rovinosi errori. Probabilmente l’Inter e Inzaghi non lo hanno ancora ritenuto pronto e questo non significa che non lo sarà mai, però è naturale porre qualche incognita tra lui e la titolarità futura in nerazzurro. Martinez diventerà mai il numero 1 a difesa della porta dell’Inter? Ad oggi la risposta sembra pendere più verso il no che verso il sì ma allora a quel punto i nerazzurri potrebbero avere bisogno anche di un altro portiere, visto che Sommer è in scadenza 2026. Vedremo cosa ci racconterà il futuro e come risponderà Martinez quando sarà chiamato a giocarsi la propria chance, anche perché ormai manca poco, l’Udinese è alle porte. Sarà poco, ma pur sempre un inizio».