DirettaCalcioMercato
·19 gennaio 2025
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Al termine della partita contro il Lecce, l’allenatore dei padroni di casa Davide Nicola ha commentato la prestazione dei suoi ai microfoni di DAZN.
Il Cagliari, ausiliato dall’espulsione di Rebic, travolge il Lecce e si porta al tredicesimo posto in campionato. Davide Nicola ha voluto fare i complimenti ai suoi ragazzi nel post-partita: “Primo tempo giocato a scacchi, anche se abbiamo avuto diverse occasioni. Abbiamo concesso una sola occasione dove il Lecce, squadra organizzata, è stato bravo a concretizzare. Non ci siamo disuniti ed abbiamo reagito bene”.
MONZA, ITALY – JANUARY 05: Davide Nicola, Head Coach of Cagliari, looks on prior to the Serie A match between Monza and Cagliari at U-Power Stadium on January 05, 2025 in Monza, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Questo Cagliari ha bisogno di subire prima di reagire ed esaltarsi?
“Non credo, l’importante è reagire, continuare a lottare. Il nostro avversario era messo bene e noi dovevamo essere più veloci e giocare in scioltezza”.
Gaetano è tornato?
“Sono contento, ha sfruttato l’occasione concessa. Ha palesato una brillantezza diversa”.
Quanto è stato importante vedere la squadra festeggiare Gaetano dopo il goal?
“Ho la fortuna di allenare degli uomini, con grande sensibilità e volontà di costruire il gruppo. Pavoletti, ad esempio, si è preoccupato che non uscisse Piccoli al momento del suo ingresso perchè voleva che segnasse. Sono piccoli elementi, ma importanti”.
I cambi sono stati determinanti: dopo qualche minuto hanno confezionato l’azione del pareggio.
“Sapevamo che avremo potuto soffrire contro questo Lecce, ci abbiamo creduto dall’inizio alla fine. Marin, Deiola e Gaetano sono entrati insieme perchè avevamo bisogno di caratteristiche diverse a centrocampo. I cambi non dimostrano che sono bravo, ma che ho una rosa di 18 giocatori importanti”.
Luperto, uno stakanovista.
“Anche lo scorso anno ha giocato tutte le partite, sa come gestirsi. Potrebbe accadere che gli concederò un turno di riposo. E’ importante la continuità, guardate anche Zappa o Obert. La classifica? Basta perdere una gara per trovarti giù. E’ un campionato particolare nella zona bassa”.