Sampnews24
·7 agosto 2025
Buscè (All. Cosenza) su Leonardi: «E’ un profilo giovane, ha esordito e ha segnato con la Sampdoria. Può fare bene»

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·7 agosto 2025
Il calciomercato continua a tenere banco e, tra le trattative più calde, figura quella che potrebbe riportare Simone Leonardi al Catania. L’attaccante, reduce da una stagione positiva a Rimini, è sotto i riflettori e ha ricevuto parole di stima importanti dal suo ex allenatore, Antonio Buscè, attuale tecnico del Cosenza.
Buscè, intervistato da centotrentuno.com, ha parlato del potenziale di Leonardi, avendolo allenato in questi mesi e avendone apprezzato le qualità. Il tecnico ha sottolineato le doti dell’attaccante catanese, che a suo dire ha tutte le carte in regola per fare bene e per essere un elemento prezioso per qualsiasi squadra.
Le parole di Buscè arrivano in un momento cruciale per il futuro di Leonardi, con il Catania che sembra seriamente intenzionato a riportarlo nella città dell’Elefante. L’attaccante, cresciuto calcisticamente nel capoluogo etneo, potrebbe essere il profilo ideale per rinforzare il reparto offensivo della squadra e per infiammare l’entusiasmo dei tifosi.
Per il Catania, l’eventuale ritorno di Leonardi non sarebbe solo un’operazione tecnica, ma anche un segnale forte di voler puntare su giocatori legati al territorio e in grado di incarnare lo spirito della squadra. La trattativa sembra essere avviata, e le parole di Buscè non fanno che alimentare le speranze di un felice epilogo. Le dichiarazioni le trovate di seguito riprese da tuttocalciocatania.com:
«E’ un profilo giovane, ha esordito e ha segnato con la Sampdoria. Quando un 2005, quindi un 19enne, segna in Serie B attira logicamente l’attenzione. Io ho avuto il piacere di lavorare con chi era a Genova, quindi il direttore sportivo Accardi e il suo vice Colucci. La volontà della Sampdoria era quella di farlo lavorare con un allenatore bravo con i giovani, quindi con me. C’è stata la chiusura del cerchio perché sono venute incontro entrambe le volontà ed è approdato nella mia squadra. Il tempo è stato poco, perché è arrivato a gennaio con il campionato che termina ad aprile. Ha avuto le sue possibilità, ma si vede che deve approcciarsi bene nel mondo dei grandi. La Serie C è difficile, ancor di più lo sono la B e la A. Però un ragazzo con le sue doti, nonostante lo scoglio dell’esordire tra i grandi, può fare bene se si alza il livello della qualità. Poi mentalmente tutto sta al ragazzo, perché sui giovani c’è da fare un lavoro non indifferente in questo senso».