BundesTalenti – Ramen Cepele: l’Italia nel cuore, tra Hannover e Albania | OneFootball

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·3 dicembre 2020

BundesTalenti – Ramen Cepele: l’Italia nel cuore, tra Hannover e Albania

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A inizio novembre la Nazionale dell’Albania ha conquistato la “Serie B” della Nations League, con grande gioia per tutto i suoi sostenitori in giro per il mondo. Oltre a questo importante traguardo va sottolineato come in quest’ultima tornata per le nazionali sia stato fatto segnare un record importante dalle Aquile. E’ infatti stato vidimato un nuovo record di precocità grazie alla presenza del giovanissimo difensore classe 2003 Ramen Cepele in occasione dell’amichevole giocata contro il Kosovo.

Ragazzo di origini schipetare, Cepele è nato a Conegliano, provincia di Treviso, e cresciuto in Veneto e ha peraltro cittadinanza italiana. Nel corso degli ultimi mesi ha però scelto, forte della chiamata di Edy Reja, di lasciare la filiera giovanile azzurra per passare sotto il Paese d’origine dei propri genitori. Non è l’unico passaggio importante che ha scelto di effettuare dopo l’estate, visto che ha scelto di lasciare il settore giovanile dell’Inter, dove ha vinto un campionato e una Supercoppa a livello di Under 15, per abbracciare una nuova avventura, firmando con l’Hannover il primo contratto da professionista della sua carriera. Scelte forse dettate dal fatto di voler raggiungere il calcio dei grandi tramite un percorso più breve rispetto a ciò che avrebbe potuto essere se fosse rimasto sulle sue posizioni scelte inizialmente. Oggi milita nell’Under-19 del club della Bassa Sassonia.


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Vero e proprio leader carismatico, Ramen Cepele guida il reparto difensivo sia nel club che in Nazionale. Fisicamente strutturato in maniera importantissima, controlla con buona facilità gli avversari nel gioco aereo, risultando spesso quasi insuperabile di testa e molto bravo nella marcatura secca sul diretto avversario. Discreto in fase di impostazione dalle retrovie, è utile in costruzione soprattutto per via del buon lancio ad innescare gli attaccanti che spesso e volentieri mette in mostra. Per quanto abbia un discreto piede non è comunque un vero e proprio regista difensivo. E’ invece grandiosamente bravo – per essere un centrale di difesa – nell’effettuazione dei calci di punizione, che calcia con davvero grandissima efficacia sia di prima che di seconda intenzione. Deve completare la propria formazione a livello di struttura muscolare, che finirà per definire al meglio il suo fisico. Pur non essendo velocissimo risulta comunque di non facile superamento per i diretti avversari.

Un difetto sul quale deve assolutamente lavorare è relativo al fatto di non essere abbastanza dinamico nel posizionamento, anche solo nel momento in cui compie un semplice passaggio ed è chiamato ad accompagnare l’azione. Ogni tanto accusa qualche sbavatura nella gestione di palloni in uscita o in fase di marcatura, specie nelle cosiddette “scalate”.

Ramen Cepele nasce e cresce da famiglia di origine albanese in quel di Conegliano Veneto, precisamente nel cosiddetto rione Lourdes. Forse anche per il luogo natìo d’origine in comune con un certo Alex Del Piero palesa sin da piccolo simpatizza per i colori della Juventus. Proprio presso la società del quartiere inizia il suo percorso sportivo, che lo vede poi trasferirsi al momento del passaggio negli Esordienti tra le fila della Liventina Gorghense, società che in passato aveva già concesso a vari club professionistici diversi calciatori (Bryan Cristante su tutti) ed oggi strettamente legata all’Inter. A Milano ci va all’età di quindici anni, prima possibile finestra per cambiare regione, in coincidenza con il passaggio nelle categorie nazionali. Assieme a lui c’è peraltro anche l’amico Nicolas Gerardi, portiere che dopo essere stato per anni molto considerato anche in ottica Nazionale è ora un po’ uscito dal “giro che conta” e gioca oggi con la Primavera del Vicenza.

Nella prima stagione subito uno Scudetto da protagonista con l’Under-15, segnando anche un importante gol in Semifinale contro l’Atalanta. E’ invece sconfitto in Finale dall’Empoli in Under-16, nell’ambito di un periodo peraltro contraddistinto da qualche piccola incertezza. Nell’ultima stagione si divide invece tra Under 18 e 17, dando spesso manforte ai classe 2002. Ragazzo molto tranquillo e non troppo espansivo, ha pochi grilli per la testa ed è molto concentrato sul campo. Ha scelto di trasferirsi in Germania forse anche alla luce di alcune scelte societarie che l’Inter ha effettuato qualche tempo fa. L’arrivo del pari ruolo Fontanarosa, coetaneo e anch’egli centrale mancino nel giro della Nazionale, ha forse fatto emergere la sensazione che uno dei due potesse essere “di troppo” man mano che il percorso verso la Primavera si accorciava. Le proiezioni di chi segue da vicino le vicende del settore giovanile nerazzurro sembravano vederlo in vantaggio rispetto all’omologo napoletano, ma alla fine a lasciare Milano è stato Cepele.

L’esordio nella nazionale Albanese in un’età così giovane (17 anni e 235 giorni) lo renderà sicuramente elemento di grande interesse negli anni per i vari Ct, anche se i buoni giocatori nel reparto non mancano. Ora il prossimo obiettivo sarà quello di imporsi anche nel club con il tempo, magari sperando di ottenere presto una convocazione in prima squadra complice la sospensione momentanea del campionato. Anche perché la scelta di accettare una proposta di Zweite potrebbe essere da interpretare anche in questo senso.

Molto considerato da tutti i ct avuti in azzurro, Ramen Cepele ha avuto modo di debuttare alla prima occasione possibile nel Febbraio 2018. Fu con la maglia dell’Under 15 e non distante da casa, precisamente a Vigasio (Verona) contro l’Olanda del possibile prossimo talento di casa-Ajax, il fantasista Naci Ünüvar. Autore anche di un paio di gol molto importanti nel corso delle Qualificazioni all’Europeo U17 contro Lussemburgo e Turchia, al momento della ripresa degli appuntamenti con le nazionali post-pandemia ha però scelto di accettare la chiamata dell’Albania. Si dice che durante gli allenamenti sia molto aiutato dall’atalantino Berat Djimsiti, senza dubbio uno degli elementi più rappresentativi della squadra.

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