Calcionews24
·13 novembre 2024
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A JuventusNews24, Bucciantini ha voluto rilasciare qualche dichiarazione tra Juve e ovviamente Nazionale.
Come giudica i primi mesi di Thiago Motta? Le chiedo un pregio ed un difetto della sua nuova Juve.«Invece Thiago Motta ha tutto del profeta. Secondo me ha proprio la postura, ha il fisico, ha il linguaggio. Io lo trovo un predestinato. Lo trovo talentuoso, lo trovo credibile. La credibilità l’ha acquistata piano piano, ovviamente anche grazie ai risultati, facendo esperienza da allenatore. Per certi versi lo trovo un allenatore anche geniale. Mi piace, mi piace che sia in questo progetto di crescita. La Juventus ha dovuto ricominciare e Thiago Motta è la persona giusta. Lui ha delle idee, anche maneggiando, cambiando ruoli, e fa esprimere molto bene i giocatori. Piano piano trova qualcosa per metterli tutti a proprio agio. Il suo maggior pregio è l’inclusività. Lui ha subito fatto delle scelte per far capire che l’unico setaccio che usa è l’impegno, la disponibilità in allenamento. Non importa se hai 18 anni, se hai tanta esperienza, se ne hai troppa, se non hai nessuna esperienza. Conta quello che dimostri durante la settimana. Un altro pregio è che lui libera molto bene il talento in campo. Più di tutti lo sta mostrando per esempio Cambiaso, un giocatore così con Motta si esalta. Legge lo spazio, sente lo spazio, ci va… si butta dentro per fare giocate importanti. Difetti? Non mi viene in mente un difetto di Thiago Motta. Non lo ha ancora mostrato… né pose, né arroganze, né asprezze. Ma c’è tempo: invecchiando i difetti vengono tutti fuori. Si ingigantiscono tutti con la vecchiaia, però lui è ancora giovane».
Da Kean alla Nazionale. Immagina la nuova Italia di Spalletti già competitiva per il prossimo Mondiale?«L’Italia di Spalletti deve andare al Mondiale, dobbiamo superare un lutto nazionale. Poi al Mondiale l’Italia, dal momento che c’è, competitiva lo è quasi sempre. Il problema è che l’Italia non c’è al Mondiale da tanto tempo. L’Italia dalla vittoria del 2006 ad oggi al Mondiale ha vinto solo una partita con l’Inghilterra. Ha pareggiato con la Nuova Zelanda, ha pareggiato col Paraguay. Ha perso con la Slovacchia, con Costa Rica e Uruguay. E due non li ha giocati. Il rapporto negli ultimi vent’anni tra l’Italia e il Mondiale è tragico, è un lutto nazionale. Quindi intanto ci vada, però poi sono convinto che se ci torna saprà fare la sua figura».