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·2 luglio 2025

Brescia, incontro in Comune sul futuro: nel progetto anche A2A

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Questa mattina in Comune a Brescia c’è stato un incontro sul futuro del nuovo Brescia calcio dopo la mancata iscrizione al campionato professionistico per la scelta di Massimo Cellino di non rispettare le scadenze federali.

Al tavolo c’erano la sindaca della città Laura Castelletti, l’Ad di A2A Renato Mazzoncini e Giuseppe Pasini, industriale bresciano, presidente di Confindustria Lombardia che trasferirà la sua Feralpisalò in città, cambiando denominazione sociale e garantendo così al nuovo Brescia di ripartire dalla Serie C.


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L’incontro è stata l’occasione per parlare del ruolo di A2A, e la multiutility parteciperà al progetto ma la modalità di intervento non è stata ancora resa nota: «Il percorso Brescia sta facendo passi avanti, ma non è ancora concluso e come amministrazione siamo impegnati nel nostro ruolo di facilitatori», ha commentato il sindaco Laura Castelletti.

A2A è partecipata al 50% (25% ciascuno) dai comuni di Brescia e Milano. Le due città lombarde, infatti, possiedono 783.226.321 azioni ciascuno, pari al 25% del capitale totale, che gli danno diritto a 70,8 milioni di dividendi a testa.

Al 31 dicembre 2022 il capitale sociale di A2A ammonta a 1.629 milioni di euro, suddiviso in 3.132.905.277 azioni dal valore nominale di 0,52 euro ciascuna. Ogni azione dà diritto a un voto. Nessun investitore al di fuori del Comune di Milano e del Comune di Brescia può possedere una quota azionaria superiore al 5% del capitale sociale: se tale soglia dovesse essere superata, il diritto di voto associato alle azioni detenute in eccesso non può essere esercitato.

Nel pomeriggio intanto, alla luce del mancato pagamento dell’intero debito maturato da Cellino nei confronti del Comune per l’affitto dello stadio Rigamonti, la Palazzo Loggia tornerà ad avere pieno possesso dell’impianto cittadino.

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