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·3 settembre 2024
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Il Brescia ha ripreso la retta via: con la vittoria sul Südtirol, le Rondinelle hanno riscattato le sconfitte con Cittadella e Reggiana, dopo che all’esordio nella Serie B 24/25 era arrivato un inaspettato successo ai danno del Palermo. Doppio KO che aveva messo a serio rischio la panchina di Rolando Maran, vista la spietatezza del presidente Massimo Cellino nell’esonerare i propri allenatori.
E infatti Fabrizio Citterio, Responsabile Marketing del Brescia, ha svelato dei curiosi retroscena riguardo le ultime gare vissute accanto al patron biancoblù. Citterio ha in effetti svolto la parte della “voce della ragione” per Cellino che, con il suo modo di fare vulcanico, voleva sbarazzarsi di Maran già alla prima sconfitta con i veneti. Di seguito le dichiarazioni integrali, rilasciate a Calcio Time e riprese da TifoBrescia.it.
RETROSCENA SU CELLINO E MARAN – “Io tifo e propendo per la conferma di Maran, un grande allenatore, con grande esperienza nel calcio. Mi spendo sulle capacità del tecnico al punto di dover calmare il Presidente per evitare che agisca con troppa frenesia riguardo la posizione stessa dell’allenatore. A proposito, posso raccontare un aneddoto: è vero, può essere considerato una sorta di mangia-allenatori. Due anni fa, ne cacciò addirittura sette in una sola stagione. Quando abbiamo perso in casa col Cittadella tra l’altro, dopo aver vinto la prima partita contro una delle rivali più accreditate alla Serie A come il Palermo, lui, stritolandomi una gamba, afferma: “Stasera, lo mando via”. Ho dovuto mediare parecchio anche nel corso della partita successiva, a Reggio, dove prendiamo gol dopo cinque minuti. “Perfetto, adesso lo mando via”, la pronta reazione di Cellino. Ho tentato di calmarlo facendogli capire di non dover prendere decisioni affrettate e, per fortuna, abbiamo vinto a Bolzano, sabato. Cellino, comunque, è un grande Presidente, uno dei più influenti del calcio italiano: ha tanti amici e conoscenze e sa farsi volere bene. Ha un solo difetto: chiama a qualsiasi ora della notte, non dorme mai“.
RIGAMONTI – “Il Presidente è talmente influente da aver ricevuto conferma per un appuntamento in Comune, a Brescia, per acquistare lo stadio Rigamonti. A fronte della richiesta da 8 milioni di euro per la concessione dell’impianto, lui ne ha messi sul piatto 10 di milioni. Questo, perché si tratta di un grande imprenditore, intelligente e cosciente anche dal punto di vista economico del fatto che la società valga tre volte di più se ha in dotazione un impianto di proprietà. Cellino non è nuovo a questo tipo di investimento, tra Cagliari e Premier League. Ha già rinnovato il Rigamonti, ma intende anche acquistarlo: sa il fatto suo”.
OBIETTIVI E MERCATO – “Il Brescia ha trovato un grande allenatore, che predilige il discorso legato ai giovani e pratica un modulo che a me, personalmente, piace tantissimo: 3-4-1-2. Proveremo a regalare una grande soddisfazione a un popolo che se lo merita, che riempie sempre lo stadio e dimostra tantissimo senso di appartenenza: la tifoseria è spettacolare. Il club aveva trattato Stankovic, ma l’Inter ha optato per un’altra soluzione, al Venezia. Abbiamo preso Juric, attaccante di vent’anni di ottime prospettive. Il Brescia ha una filosofia: prendere calciatori e farli consacrare. Siamo contenti della base che abbiamo e vogliamo fare i playoff, almeno”.
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