Bologna, spunta il nome di Pepê: i possibili pro e contro dell’operazione | OneFootball

Bologna, tra i possibili nomi in attacco spunta l’attaccante classe 1997 del Porto Pepê: esterno che ha presenze con la nazionale brasiliana maggiore

Bologna, sono giorni fondamentali per il futuro dei rossoblù. Se per quanto riguarda la difesa c’è stato l’affondo definitivo su Heggem, centrale della Norvegia e che nella sfida contro l’Italia ha annullato completamente gli attaccanti azzurri. Rimane ancora attesa per il terzino con Zanoli che è il prescelto per prendere l’eredità di Calabria e che probabilmente sarà un vero e proprio jolly tra la fascia difensiva e di centrocampo.

Per quanto riguarda l’attacco, sono usciti tantissimi nomi per il post Ndoye. Il giocatore ex Nizza e Basilea è stato l’asso della passata stagione con tantissimi gol decisivi e giocate di classe e sostituirlo potrebbe essere molto più complicato di quello che si creda.

Bologna, le possibili scelte sugli esterni

La dirigenza felsinea ha diversi nomi sul taccuino e ha due strade da intraprendere. Da una parte c’è l’opzione under 23 con i vari Rowe, Sarmiento, Gil, Wesley, Eguinaldo e Kevin. Dall’altra c’è quella di un opzione con maggiore esperienza con i vari Under e Chiesa, oltre a i due ex Serie A si è aperta la pista Pepê, esterno del Porto e del Brasile di Ancelotti.

Il giocatore classe 1997 è una delle più grandi stelle dei dragoni e nel campionato portoghese ha già iniziato alla grande sotto la guida del nuovo allenatore Farioli, voglioso di rifarsi dopo la delusione del mancato campionato con l’Ajax.

Bologna, le possibili scelte sugli esterni (Photo by Octavio Passos/Getty Images via OneFootball), BolognaSportNews.it

Bologna, i pro e i contro del possibile acquisto di Pepê

Il più grosso pro di un possibile acquisto dell’ex Gremio è la sua grossa esperienza in Europa. Nelle ultime quattro stagioni ha collezionato 192 presenze e 25 gol totali. Una delle sue più grandi qualità è la duttilità, sapendo giocatore sia come ala che come esterno di centrocampo. Già nella prima uscita ufficiale in campionato ha siglato un gol che ha bissato già il suo gol nella sfida contro l’Al Ahly al Mondiale per club negli Stati Uniti d’America.

Il più grande contro è l’età, a differenza di Ndoye, il brasiliano ha tre anni di meno e il suo profilo è meno futuribile anche per un eventuale cessione futura. Una strategia che ormai bisogna sempre prendere in considerazione in casa Bologna e che proprio per questo sono stati sondati più Under 23 che giocatori vicini ai 30 anni.