Pagine Romaniste
·12 gennaio 2025
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·12 gennaio 2025
Pagine Romaniste (R. Gentili) – Bologna prima, Bologna dopo. Sarebbe potuta essere la gara del riscatto, quella utile per ripartire. Lo è stata, seppur non del tutto. Perché si stava per vivere un altro incubo, scacciato all’ultimo.
La Roma continua a non vincere in trasferta. Quasi arresi, i giallorossi all’ultimo agguantano un punto tanto sudato quanto meritato. All’ultimo secondo. Quelli che sono passati dal gol dell’ex di Saelemaekers ed il pareggio di Dallinga. Qualche minuto ed arriva la condanna: mano di Koné – chi ci dirà come si dovrà saltare? – in area, Ferguson dal dischetto spiazza Svilar. Stesso rigore che la Roma reclama ed ottiene nel finale per il braccio – colpito – per Lucumi. Ice Dovbyk si sblocca e pareggia.
Svilar 6 – Le torri rossoblù si posizionano fuori area, costringendo i compagni ad appoggiarsi a Mile per smuovere e rompere l’organizzato pressing. I guanti li sporca col tiro di Dallinga: sarebbe finito sul palo esterno, ma meglio metterci una pezza. Anzi, meglio una mano. Prova a metterci anche il corpo e le gambe, dove passa il tiro di prima intenzione dell’attaccante. Spiazzato sul rigore.
Mancini 5,5 – Inizia a vivere non appena gli animi si scaldano. Il battibecco con Dominguez, e relativi fischi del Dall’Ara, “lo caricano”, come quelli laziali. Ndoye e Odegaard, in area piccola, si trovano alzato il cartello che ordina lo stop. Lui segue quello che porta X: stringe al centro, Dallinga si mette proprio dietro e pareggia.
Hummels 6 – Nello stadio che sarebbe potuto essere suo, Mats è una torre. L’intensità di cui vive la gara è ciò di cui un campione del mondo si nutre. Solo Ndoye riesce a superarlo un paio di volte: l’ammiratore Mancini maschera la svista. Consiglia Ndicka di chiudere su Odegaard per impedire il cross: arriva il gol.
Ndicka 5,5 – I pericoli nel primo tempo scivolano dall’altra parte. Dalla sua, però, parte il pareggio. Recupera posizionandosi male col corpo, timoroso nel chiudere Odegaar: crossa indisturbato. Si fa perdonare: gira di tacco l’angolo trovando il braccio largo – questo sì -di Lucumi.
Saelemaekers 5,5 – Saele e scende dalla torre. Continua il pellegrinare degli stadi in cui ha giocato. Chiuso l’anno a San Siro contro il Milan, a Bologna per la prima trasferta del 2025. Il duello ingaggiato con Dominguez lo costringe a rispolverare i larghi abiti del difensore, talvolta calanti come i suoi interventi. Cambiandosi, non va meglio: disperde i cross addosso agli ex compagni. Gli stessi che lo attaccano quando nell’uno-due con Dybala rimane a terra per un contatto reale ma non irregolare. Di nuovo per un’imprecisione del portiere avversario, che comunque va sollecitato con i tiri, firma il vantaggio. Poi perde palla davanti all’area e Dominguez ne crea il pareggio.
Koné 5,5 – Gli spifferi del pressing non lo spostano più di tanto. Sposta, però, per quel che basta la mano – ma come si deve saltare?! – e mette Ferguson sul dischetto.
Paredes 6,5 – Passa a centrocampo raccogliendo quei palloni di troppo che il Bologna lascia scoperti. Terminati gli intercetti, si precipita in avanti: alla mezz’ora mette una delizia di assist per il dilapidatore Dovbyk; dal successivo angolo cerca la sorpresa con un potente tiro di prima che non coglie alla sprovvista l’ex compagno Skorupski. Frena Dominguez, non riesce a rientrare in tempo per il pareggio.
Angelino 6 – Recupera e lancia. Maggiormente – non completamente – preciso in difesa, smuove sin dall’inizio le acque sterzando in un batter d’occhio la manovra: lancia, con eleganza, P,5ellegrini e Dovbyk ma entrambi non agganciano l’amo.
Pellegrini 5,5 – Invischiato nelle interruzioni arbitrali, le dà e le riceve. Così fa con il pallone: ne recupera diversi, non traendone però vantaggio. L’euforia post-derby non lo lancia. Ma riesce a farlo con Paredes e dare il là al gol. Placca Odeegard, ma il rigore arriva per il tocco di mano di Koné.
Dybala 5,5 – Mai al Dall’Ara da romanista, sfata questo piccolo tabù. Si avvicina soprattutto a sfatare quello della non vittoria in trasferta. Dovbyk gli traccia la via del tiro in diagonale: il primo palo è in bella vista, il tiro che ne esce è di quelli che non ci si aspetta da giocatori benedetti da quella tecnica che permette stop di palloni cadenti dalle stelle.
Dovbyk 6,5 – Ranieri insiste sull’essere cattivo, cinico. Artem, da bravo – e troppo (?) – ragazzo, pensa più al bene della squadra, quindi della Roma, che alla gioia personale. La Joya la serve nella grande chance del primo tempo. Che ha avuto anche lui, riducendola ad un tiraccio. Non bellissimo anche l’ultimo, suo e della partita: il rigore centrale, rasoterra e colmo di freddezza regala il pareggio alla squadra, il sapore ritrovato del gol a se stesso.
Ranieri 6 – Nessun dubbio: dentro chi ha vinto, in appena venti minuti, il derby. Col Bologna, però, è altra storia. Il fischio del via scatena il pressing di Italiano, portando Sir Claudio a schierare folte truppe nella metà di competenza. La prestazione cercava, la prestazione ha ottenuto. Perché senza quella non la pareggi all’ultimo dopo aver subito due gol in altrettanti minuti. Per la vittoria sarà da aspettare un altro po’.