Bologna-Inter IN tre punti: Europa distrae in Italia, jolly sprecato | OneFootball

Bologna-Inter è una partita che Inzaghi vorrebbe cancellare dalla sua agenda e dal calendario nerazzurro, visto che culmina con un’altra pericolosa sconfitta. Nella rubrica “Day After” di Inter-News.it analizziamo la situazione post-match in tre punti ben dettagliati. Di seguito l’episodio dopo la 33ª giornata di Serie A

BOLOGNA – Nulla da fare per l’Inter di Simone Inzaghi, che a Bologna non riesce ad avere la meglio sui padroni di casa, allenati da Vincenzo Italiano, nella domenica di Pasqua. A cinque giornate dalla fine il Napoli di Antonio Conte raggiunge l’Inter, bloccata a quota 71 punti in cima alla vetta ma non più solitaria… oggi andrebbe in scena uno storico Spareggio Scudetto. Analizziamo Bologna-Inter (1-0) di Serie A in tre punti.

Simone Inzaghi sbuffa a San Siro durante Inter-Bologna di Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)

Inzaghi non si fida di cambiare: Inter titolare anche a Bologna

1. ROTAZIONI RIMANDATE – Tra il Bayern Monaco in Champions League e il Milan in Coppa Italia c’è il Bologna in Serie A, che Inzaghi decide di affrontare con la formazione-tipo… o quasi. Fuori per infortunio Denzel Dumfries e Marcus Thuram, rimpiazzati da Matteo Darmian e Joaquin Correa (più per obbligo che per scelta, ndr). L’unico titolare risparmiato per scelta è Federico Dimarco, come previsto dalle rotazioni con Carlos Augusto sulla fascia sinistra. L’Inter migliore sulla carta, però, non è l’Inter migliore in campo. Si tratta della squadra più stanca possibile dopo le fatiche europee. Una scelta che non paga ma evidentemente le altre opzioni non sono ritenute all’altezza per Bologna-Inter. Gli straordinari di fine stagione continueranno a far parlare tutti: l’Inter di Inzaghi può arrivare in fondo a tutte le competizioni così? La risposta è già nota…

Joaquin Correa nel corso di Inter-Genoa in Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)

Bologna-Inter persa nei dettagli: clamorosa beffa al 94′

2. CAMBI “PEGGIORATIVI” – La formazione-tipo presuppone anche una panchina difficilmente utile alla causa in caso di risultato non-positivo nella ripresa. E infatti… L’ammonizione di Alessandro Bastoni (diffidato) dopo un’ora di gioco trascina con sé anche Henrikh Mkhitaryan (diffidato), ammonito in precedenza. Il primo doppio cambio di Inzaghi è puntuale ma scombina un po’ lo spartito. La catena sinistra prevede nuovamente Dimarco, coperto dall’arretrato Carlos Augusto, mentre Davide Frattesi funge da mezzala con caratteristiche decisamente diverse. Segue l’avvicendamento in attacco tra Correa e Mehdi Taremi, uno più impalpabile dell’altro. A 2′ dalla fine Inzaghi attua un’altra doppia staffetta, puntando su Yann Bisseck e Marko Arnautovic per far rifiatare Matteo Darmian e Lautaro Martinez nei minuti di recupero. Altro cambio da “disordine”, perché l’Inter si ritrova a difendere la propria porta dall’assedio bolognese senza i soliti schemi. E se da una parte è palese che all’Inter vada bene tornare a Milano con un punto, pur di mantenere il prezioso +1 sul Napoli di Conte, dall’altra è evidente che non riesca a difendere il risultato né a gestire la partita. La beffa è servita: Bologna-Inter 1-0 è un altro passo falso da analizzare a freddo per Inzaghi, staff tecnico e gruppo squadra in generale. Sprecato, al 94′, anche l’ultimo jolly tricolore rimasto.

Alessandro Bastoni contro Emerson Royal in Inter-Milan di Serie A (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)

Poco tempo per pensare a quanto fatto: una sola reazione possibile

3. SETTIMANA DI FUOCO – L’impressione è che l’Inter non sia attenta, carica e stimolata in Italia come lo sia in Europa. E i risultati si vedono. Per questo l’Inter deve dimenticare Bologna e pensare subito al Milan. Altra formazione-tipo prevista dal 1′ o qualche rotazione strategica temendo i tempi supplementari? Poi a San Siro arriverà la Roma ma Inzaghi dovrà rinunciare agli squalificati Bastoni e Mkhitaryan. Il “bello”, inteso anche come “difficile”, arriva adesso. Poi si potrà pensare al Barcellona e nuovamente al Napoli… Milan e Roma non possono essere due passaggi a vuoto. In casa Inter lo sanno: tutto e/o niente. La stagione si decide adesso.