Zerocinquantuno
·14 dicembre 2024
In partnership with
Yahoo sportsZerocinquantuno
·14 dicembre 2024
Tempo di Lettura: < 1 minuto
Uno strano cordone ombelicale sembra ancora collegare l’ambiente fiorentino a Vincenzo Italiano, nonostante il rapporto tra le parti si sia concluso ad inizio giugno. Capita infatti spesso, soprattutto sui social, di assistere ad un vero e proprio j’accuse del popolo viola nei confronti dell’attuale tecnico del Bologna, ‘colpevole’ di aver perso tre finali a causa del proprio calcio integralista, portato sempre avanti contro tutto e tutti (da qui l’ironico soprannome ‘Iraniano’). Ciò che viene dimenticato, però, è che le finali bisogna raggiungerle, e farlo con un organico non eccelso (o quantomeno inferiore a quello di oggi) restando in corsa su tutti i fronti non è semplice. Senza voler impartire lezioni di tifo e di rispetto a nessuno, non sarebbe meglio godersi semplicemente gli ottimi risultati ottenuti fin qui dal suo valido successore Raffaele Palladino (che comunque è uscito subito dalla Coppa Italia), evitando di punzecchiare o peggio offendere Italiano, minimizzando nel contempo i traguardi raggiunti durante la sua avventura triennale in riva all’Arno? Due finali di Conference League, una finale e due semifinali di Coppa Italia, il 70% circa di risultati positivi nelle 162 partite alla guida della Fiorentina, senza mai scendere sotto i 60 punti in campionato: non ci sembra poco e la speranza, ora che il mister ha attraversato l’Appennino tosco-emiliano, è che la stessa continuità di risultati unita alla capacità di portare bene le proprie squadre in fondo alla stagione vengano replicate anche in rossoblù. Nel derby di domani, intanto, il grande ex avrà la possibilità di togliersi una bella soddisfazione.
Riccardo Rimondi
© Riproduzione Riservata
Foto: Gabriele Maltinti/Getty Images (via OneFootball)