Juventus FC
·8 novembre 2024
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Nei suoi 13 anni in bianconero di derby della Mole ne ha giocati tantissimi. Antonio Cabrini è stato uno degli elementi chiave nelle sfide con i granata, quando Toro-Juve o Juve-Toro erano la stessa cosa, giocare in casa era una differenza solo di calendario, lo stadio Comunale era equamente spartito a metà tra le due parti della città.
Il primo derby non si scorda mai. A maggior ragione per un ragazzo di 19 anni e che si presenta con sole 4 presenze, 2 in campionato e 2 in Coppa Uefa. Non solo: il Torino è campione d'Italia, ma la Juventus ha un punto in più nell'avvincente testa a testa che sta caratterizzando il 1977. La partita finisce 1-1 e quel margine di vantaggio farà la differenza, dando alla Signora lo scudetto numero 17. La foto fa riferimento al vantaggio bianconero: l'autore è Causio, fuoricampo. Cabrini corre per andare ad abbracciarlo, alla sua destra c'è Scirea.
La relazione tra il derby e Cabrini non può che partire da qui. Ovvero dal merito storico di Antonio, che con una staffilata di sinistro nel finale di gara permette alla Juventus di aggiudicarsi la sfida di ritorno del 1979. Non è un successo importante per la classifica. Il terzino bianconero riesce a interrompere una sequenza di 10 partite contro i cugini senza vittorie. É la fine di un ciclo sfavorevole, l'apertura di una fase totalmente diversa.
Minuto 88 la prima volta, minuto 87 la seconda. Il portiere battuto è lo stesso, Giuliano Terraneo, cambia però la proporzione della vittoria. Se nel 1979 la rete di Cabrini è risolutiva per spezzare l'equilibrio, quella di due anni dopo non fa che ribadire l'indirizzo preso dal derby nel primo tempo con il gol del vantaggio ad opera di Brady. Antonio è il numero 3, avvolto nell'abbraccio dei compagni.
Uno dei derby più felicemente bianconeri è quello di ritorno del 1982. L'anno Mundial per Antonio e compagni evidentemente è un tempo propizio a rovesciare situazioni non facili. Come altro definire la gara con i granata che dopo 20 minuti vede la Juve sotto di 2 reti? Ma la forza della squadra è incredibile, quando si va al riposo la Signora è avanti 3-2 e a fine partita il punteggio assume proporzioni più ampie con il gol di Brady.
Con la riapertura delle frontiere, il calcio torinese ha acquisito una dimensione più internazionale. Questa foto ne è una valida testimonianza. Se il duello fra Cabrini e Dossena ricorda anche la convivenza di giocatori bianconeri e granata in azzurro, sullo sfondo si vede il brasiliano Junior. Uno dei componenti di quella nazionale sconfitta dall'Italia nel Mondiale 1982, dove proprio Antonio serve a Paolo Rossi il pallone per il colpo di testa vincente che dà il via a una delle gare più emozionanti del secolo scorso.
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