Inter News 24
·1 febbraio 2025
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L’ex attaccante del Milan, Oliver Bierhoff, alla vigilia del derby di campionato contro l’Inter, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport.
CHE PARTITA MI ASPETTO? – «Molto tesa e tattica perché nessuna delle due può permettersi di perdere. Allo stesso tempo, però, mi immagino un incontro bello e sentito come tutti i derby a Milano. Mi piacerebbe essere allo stadio».
CHI ARRIVA PIÙ PRONTO AL DERBY? – «L’Inter perché ha vinto lo scorso campionato per distacco ed ora è seconda. Il Milan, invece, ha cambiato allenatore perché non ha trovato il ritmo giusto fin dalla via della stagione e purtroppo la classifica è sotto gli occhi di tutti. In più c’è stato l’ultimo turno di Champions nel quale i nerazzurri hanno centrato l’accesso tra le prime otto con una prestazione importante, mentre il Milan ha sprecato una grande occasione giocando male a Zagabria».
INTER FAVORITA? – «I risultati dicono questo, ma non sempre è un vantaggio perché il derby è una partita a sé. Si scende in campo per i tre punti, ma anche per fare contenti i tifosi e per impreziosire la stagione. Il Milan arriva da un momento di crisi e vuole ripartire».
CHI SARANNO I GIOCATORI DECISIVI – «Da milanista mi auguro Leao. Un interista? (ride) Non ci voglio pensare, anche se la prima squadra italiana che mi ha preso era l’Inter: non mi ha mai fatto giocare e mi ha prestato all’Ascoli…».
UN SUGGERIMENTO: LAUTARO? – «Lui è una certezza e dimostra il suo valore a suon di gol. Io però dico Calhanoglu. Ha avuto una bella evoluzione come calciatore e mi è dispiaciuto che abbia scelto la Turchia perché poteva giocare con la Germania insieme a Gündogan, Ozil e Musiala. Loro siamo riusciti a convincerli, Hakan no. Peccato…».
CHE AVVERSARIO ERA SUL CAMPO CONCEICAO? – «Un esterno tecnico e rapido. Ci siamo affrontati diverse volte, anche con la nazionale, e negli spazi stretti era letale. Come tecnico ha vissuto le pressioni di un grande club come il Porto e sa come si risolvono certe situazioni. Al Milan può far bene».
L’INTER VIAGGIA FORTE CON INZAGHI – «Simone in passato è stato criticato e ha vissuto momenti non facili, ma è abituato alle pressioni. Per lui parlano i risultati e come gestisce la squadra».
INZAGHI DA AVVERSARIO IN CAMPO – «Contro di lui e suo fratello. Pippo ha segnato di più, ma pure Simone era bravo: aveva l’intelligenza per capire dove aspettare il pallone».
IL DERBY CHE RICORDO CON PIÙ PIACERE? – «Ho segnato il 7 gennaio 2001 e la mia rete è stata quella del 2-2: una gioia indimenticabile».
L’INTERISTA PIÙ TOSTO DA SFIDARE NEL DERBY? – «Cordoba era davvero aggressivo, Blanc di meno, ma era intelligente e sapeva come anticiparti».
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