Inter News 24
·2 luglio 2025
Biasin svela: «Ecco perché le parole di Lautaro sono arrivate proprio ora, anche altri senatori la pensano come lui. Il messaggio…»

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·2 luglio 2025
Intervenuto sulle colonne di Libero, Fabrizio Biasin fa una lunga analisi sul clima che si respira nello spogliatoio dell’Inter dopo le parole dure pronunciate da capitan Lautaro Martinez a pochi minuti dall’eliminazione dal Mondiale per Club arrivata per mano del Fluminense.
IL PERCHÉ DELL’USCITA DI LAUTARO – «L’uscita di Lautaro a un passo dalle vacanze può sembrare ai più una sparata improvvida: «Ma come, proprio ora che c’è da andare a grattarsi la panza?». Sì, proprio ora che c’è da andare a grattarsi la panza. Il capitano dell’Inter che interrogato a caldo sceglie di spiattellare pubblicamente un malessere, è allo stesso tempo feroce e giusto: “feroce” perché va a complicare le vacanze di tutti, anche di quelli che speravano di rimandare ogni genere di ragionamento al post-ferie; “giusto” perché un leader, per definizione, non può far finta che tutto sia a posto… se tutto non è a posto».
PIÙ COSE DA SISTEMARE – «In casa-Inter, al momento, ci sono più cose da sistemare. Una riguarda il mercato che dovrà necessariamente essere solido e impattante (Chivu ha bisogno di forze fresche, fantasia, rapidità, oltreché di protezione ad ogni livello), l’altra ben più importante – ce l’ha spiegata proprio l’argentino: perché una squadra ambiziosa possa raggiungere i suoi obiettivi è indispensabile che sia composta da giocatori solidi e di primissimo piano, ma soprattutto da uomini che siano consapevoli di dover remare in un’unica direzione».
«Questo è stato il segreto (neanche troppo segreto) nei 4 anni della gestione Inzaghi, questo è quello che si rischia di perdere nel momento in cui qualcuno tra i protagonisti sembra ragionare più sul proprio futuro che su quello del club nerazzurro. E ovviamente parliamo di Calhanoglu e dei suoi ammiccamenti al Galatasaray, ma non solo del turco. Lautaro chiede ad alta voce ai dubbiosi di uscire allo scoperto e siamo certi che il suo appello sia anche quello di altri senatori nerazzurri che la pensano esattamente come lui, gente che vuole fare il possibile per aiutare l’erede di Inzaghi a far partire al meglio il nuovo corso. I nomi li conoscete».
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