Beukema suona la carica: «Bologna, a San Valentino di regaliamo i tre punti! Siamo una famiglia e un corpo unico e vogliamo tornare in Europa» | OneFootball

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Calcionews24

·13 febbraio 2025

Beukema suona la carica: «Bologna, a San Valentino di regaliamo i tre punti! Siamo una famiglia e un corpo unico e vogliamo tornare in Europa»

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Bologna, le parole di Sam Beukema in vista della prossima partita contro il Torino: «San Valentino? Regaliamo tre punti ai tifosi»

La 25ª giornata di Serie A si apre a San Valentino con la sfida Bologna Torino: al Dall’Ara i rossoblù cercano una vittoria per continuare ad inseguire l’obiettivo di tornare in Europa. Di seguito le parole di Sam Beukema a la Gazzetta dello Sport.

COSA VUOLE PER SAN VALENTINO – «Vado al sodo: tre punti per i nostri tifosi e noi. E magari anche un gol mio, che mi manca un bel po’: non importa come arriverà, mi piacerebbe arrivarci dopo due traverse prese (contro Aston Villa e Benfica, ndr). Forse ci siamo vicini, speriamo…».


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PERCHÉ BISOGNA CREDERE NEL BOLOGNA – «Perché siamo una famiglia. Un corpo unico. E se giochiamo con umiltà, beh, sappiamo che possiamo fare tutto contro tutti».

COME DESCRIVERE LO SCORSO ANNO – «Amicizia. Si era creata un’alchimia fra noi, che ancora oggi esiste, enorme. Unica. Vede, abbiamo avuto Motta e ora Italiano: abbiamo fatto una grandissima stagione l’anno scorso e siamo lì anche quest’anno. Quindi… Valori forti. Qui è come una famiglia. Vuole sapere una cosa inerente al nostro spogliatoio?».

DISCORSI DI DI LORENZO E SKORUPSKI – «Anche, belli perché provengono dal cuore, pieni di significati. Ma non dimentico che l’anno scorso, prima della gara contro la Juve, nello spogliatoio ci hanno mostrato un video confezionato dall’ufficio stampa. C’erano tutti i famigliari, genitori, amici, mogli, fidanzate che ci salutavano con complimenti e amore. Ho ancora i brividi se ripenso ai miei genitori che dicono di essere orgogliosi di me».

PREVISIONI DI INIZIO ANNO E SETTIMO POSTO – «È stata difficile, ma è normale. Allenatore nuovo dopo un anno rimasto negli occhi e nella testa di tutti, cessioni importanti anche di amici, nuovi arrivi e concetti di gioco pure diversi. Ma anche Italiano è stato bravo: con passione e idee. Serviva tempo. E in più con quella splendida manifestazione, la Champions, in mezzo. Se è vero che Italiano parla molto? Moltissimo (sorride, ndr), a volte urla pure: non c’è mai il tasto stop. Ma a noi piace così. È giusto».

COSA LASCIA LA CHAMPIONS – «L’intensità da tenere. Quando, dopo aver giocato in Champions, ci siamo rimessi in campionato, abbiamo sempre tenuto un ritmo continuo, tosto. Poi a volte non sempre ti riesce tutto, ma se in A porti l’intensità della Champions hai più probabilità di vincere».

INTERESSE DELLE BIG – «Mio papà è il mio agente assieme a un’altra persona, a loro ho sempre detto: quando c’è qualcosa di concretissimo, parliamone. Sennò, niente. Ecco: non ne abbiamo mai parlato di mercato ma ripeto, io sono innamorato di Bologna, una città speciale, gente educata e tifosi passionali. Sarà che ho vissuto tante estati da piccolo a Riccione, lì abbiamo un appartamento: di questo territorio mi piace tutto».

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