Bergomi insiste: «L’Inter pensa sempre alla partita dopo, quest’anno tanti infortuni! Sarò un disco rotto ma dico che…» | OneFootball

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Inter News 24

·7 aprile 2025

Bergomi insiste: «L’Inter pensa sempre alla partita dopo, quest’anno tanti infortuni! Sarò un disco rotto ma dico che…»

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L’ex difensore e capitano dell’Inter, Beppe Bergomi, analizza il momento dei nerazzurri dopo il pareggio contro il Parma

Intervenuto dagli studi di Sky Sport nel corso di Sky Calcio Club, Beppe Bergomi analizza il momento che sta attraversando l’Inter di Simone Inzaghi, dopo il pareggio ottenuto contro il Parma.

LA TESTA SEMPRE ALLA GARA SUCCESSIVA – «Ogni partita che l’Inter gioca la gioca pensando a quella dopo. Non solo le sostituzioni, ma nello scegliere l’undici: ha bisogno della rosa al completo per star dentro a tutto, quest’anno hanno avuto tanti infortunati. Poi hai anche le squalifiche, Dumfries è stato il giocatore più importante dell’Inter: deve sempre pensare alla partita dopo».


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SUI CAMBI – «I cambi li fa anche la squadra avversaria e tu ti devi adeguare: gli allenatori avversari cambiano. Chivu si mette a specchio, capisce di aver sbagliato e cambia. Inzaghi risentito? Ha ragione a risentirsi. Voleva che sottolineassimo il bel primo tempo fatto, noi lo diamo per scontato: lui invece dice che non lo è».

DISCO ROTTO – «Sarò un disco rotto, ma ripeto: l’Inter è la squadra con l’età media più alta in Serie A e che gioca di più, devi cambiare. L’Inter maggiormente sviluppa gioco a sinistra, Inzaghi poi li vede in difficoltà e li cambia: capisco che cambiandoli vai in difficoltà, se vuoi gestire e non hai Bastoni diventa difficile. Se l’Inter non fa i cambi, i giocatori si fanno male».

SUL CENTROCAMPO E NON SOLO – «Le squadre di Inzaghi partono sempre forte cercando di imprimere il ritmo alla partita: il centrocampo è fortissimo, ma ha tre numeri 10. Non c’è un interditore, un Koné, un Thuram: per scelta eh, perché questo ti permette di vincere le partite in un altro modo. Ma non hanno grande struttura e possono calare. Ma i cambi vanno fatti e questo calo lo mettono anche in preventivo: poi certo quando sei 2-0 e ti fai recuperare… Purtroppo gioca la partita pensando a quella dopo».

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