Calcio e Finanza
·9 marzo 2025
Bentegodi, nessuna manifestazione di interesse per la ristrutturazione: Presidio resta defilata

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·9 marzo 2025
Domani alle 12 scade la manifestazione di interesse, il cui procedimento burocratico è stato avviato dal Comune di Verona, finalizzata alla riqualificazione dello stadio Bentegodi. Ma a oggi nessuna società ha presentato la propria candidatura. A riportarlo è l’edizione odierna del L’Arena.
Nonostante ciò, l’atto del Comune aveva l’obiettivo di riscontrare eventuali disponibilità di soggetti terzi per il restyling dell’impianto con la prospettiva di rendere lo stadio candidabile per EURO 2032. Se alla fine non dovessero arrivare manifestazioni di interesse, l’amministrazione comunale valuterà altre strade, visto che il procedimento che si concluderà domani non ha carattere vincolante.
Ovviamente, la situazione va monitorata anche a breve termine, visto che per rientrare nell’elenco delle cinque città che andranno a ospitare gli Europei che l’Italia co-organizzerà con la Turchia serve un piano di lavori approvato, con le relative garanzie economiche, entro la fine del 2026 quando la UEFA chiederà alla FIGC i cinque stadi scelti con i relativi piani di ammordernamento laddove saranno necessari per rispettare i parametri richiesti dal massimo organo del calcio europeo per le sue competizioni.
Un restyling abbastanza importante è l’unica carta che potrà giocarsi il Bentegodi per competere con gli altri impianti del nord in corsa per un posto nella lista da consegnare alla UEFA. E la concorrenza è abbastanza agguerrita e numerosa. Vanno dati per certi infatti San Siro e l’Allianz Stadium di Torino, ma poi ecco subito dietro il Bluenergy Stadium di Udine, il Ferraris di Genova e il Dall’Ara di Bologna.
La proposta di riqualificazione del Bentegodi avanzata dall’amministrazione comunale passa anche da una necessaria rigenerazione del quartiere attorno all’impianto mediante il ricorso di un partenariato pubblico-privato. Proprio in virtù dei profondi lavori necessari, qualora si decidesse per la ristrutturazione ecco che andrebbe trovata una sistemazione per il Verona che sarebbe così costretto a lasciare il proprio stadio per due stagioni, secondo le stime.
Parlando di stime, il costo per la ristrutturazione oscilla fra i 200 e i 300 milioni di euro. Al momento, infine, non è pervenuta nessuna comunicazione da parte di Presidio Investors, la società statunitense che ha rilevato il Verona da Maurizio Setti a inizio anno. Un intervento della nuova proprietà sul tema stadio significherebbe dare un nuovo impulso all’intero iter che comunque viene ritenuto fondamentale dal Comune di Verona proprietario del Bentegodi.