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·24 ottobre 2024

Benetton, perdite dimezzate con il nuovo corso: obiettivo equilibrio nel 2025

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Il Gruppo Benetton mira a ridurre le perdite della metà entro la fine del 2024 e a raggiungere quasi l’equilibrio finanziario nel 2025. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore. A un anno dalla crisi finanziaria e industriale che ha colpito l’azienda tessile, e a soli quattro mesi dall’arrivo del nuovo amministratore delegato Claudio Sforza, il supporto del principale azionista, la holding di famiglia Edizione, insieme alle azioni intraprese dal nuovo management nell’ambito del piano di risanamento, sembra iniziare a portare risultati positivi.

La società dovrebbe chiudere l’anno con una perdita ridotta a circa 110 milioni, dimezzata rispetto ai 230 milioni del 2023. Inoltre, l’obiettivo è di ridurre ulteriormente le perdite del 50% nel 2025, avvicinandosi così al pareggio di bilancio.


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Un anno fa, la crisi del Gruppo Benetton ha raggiunto il suo apice, costringendo Edizione a intervenire per arginare i problemi finanziari. Dopo che Luciano Benetton ha espresso il suo disappunto nei confronti dei manager per non aver comunicato correttamente l’entità delle perdite, il bilancio del 2023 ha evidenziato un deficit netto di 230 milioni, nonostante ricavi pari a 1,098 miliardi, in lieve aumento rispetto ai 1,004 miliardi dell’anno precedente. I revisori hanno certificato questo bilancio solo dopo che l’azionista ha fornito una lettera di garanzia sulla continuità aziendale. Successivamente, Edizione ha iniettato 150 milioni di liquidità per affrontare le urgenti necessità di cassa dell’azienda, impegnata in un difficile processo di ristrutturazione. Tuttavia, l’impegno totale ammonta a 260 milioni.

Nel giugno scorso, Claudio Sforza ha preso il timone dell’azienda, sostituendo Massimo Renon, in un contesto di forte pressione finanziaria. Il bilancio del 2023 mostrava un Ebit negativo di 113 milioni, aggravato da svalutazioni di magazzino per 150 milioni, riducendo il patrimonio netto a 105 milioni. Nonostante Edizione avesse già investito 350 milioni nei tre anni precedenti, il nuovo piano di Sforza ha immediatamente concentrato gli sforzi sul taglio dei costi e sul rilancio del marchio. Tra le prime iniziative, c’è stata una riorganizzazione del team dirigenziale, con l’inserimento di figure come Vincenzo Meles (direzione acquisti), Cristina Girelli (Cfo) e Paolo Venturini (direttore commerciale), mentre è ancora in corso la ricerca di un nuovo direttore marketing.

Il piano di Sforza si basa principalmente su due linee guida: un’analisi approfondita delle performance aziendali e lo sviluppo del canale digitale. Dal lato operativo, è stata avviata la chiusura dei negozi non redditizi, concentrandosi sui punti vendita flagship, mentre sul fronte delle vendite indirette è stato avviato un piano per recuperare i crediti. Sono stati rinegoziati i contratti di fornitura e riorganizzati i processi produttivi interni, con un accordo sindacale di solidarietà che coinvolge circa 900 dipendenti, per il 20% delle ore lavorative, fino a febbraio 2025.

Dal punto di vista dello sviluppo, uno degli obiettivi principali è potenziare il canale digitale, che attualmente rappresenta solo il 12% delle vendite totali, contro una media di mercato del 30%. L’intento è di raggiungere questa percentuale a breve termine, creando una direzione marketing e commerciale dedicata e migliorando l’efficienza produttiva per garantire una rapida disponibilità delle collezioni online. Le misure adottate finora dovrebbero permettere a Benetton di dimezzare nuovamente le perdite entro la fine del 2024, portandole a circa 110 milioni, e proseguire con ulteriori riduzioni nel 2025, fino a 50-60 milioni. In attesa del nuovo piano industriale, previsto per l’anno prossimo, c’è l’ipotesi che, se il miglioramento proseguirà a buon ritmo, l’ulteriore iniezione di 110 milioni da parte di Edizione potrebbe non essere necessaria nella sua interezza, ma erogata in base alle effettive necessità del gruppo.

(Image credit: Depositphotos)

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