🧨 Bayern, pazza idea per la futura panchina: Müller giocatore-allenatore! | OneFootball

Situazione davvero surreale in Baviera. Per la prima volta negli ultimi undici anni il Bayern non ha vinto la Bundesliga, andata come ormai è noto a tutti al magnifico Leverkusen di Xabi Alonso.

Tanti i meriti delle Aspirine, ma ciò non toglie che dalle parti di Monaco l’aver perso il titolo sia stato visto come un vero fallimento. Poco importa se in Europa la squadra abbia raggiunto le semifinali e si appresti a giocare il ritorno contro il Real Madrid partendo sostanzialmente alla pari, dopo il 2-2 dell’andata.

Il futuro di Tuchel è segnato da tempo e il club si è mosso in anticipo per portare sulla prestigiosa panchina un nome all’altezza. Il problema, allora, è che non ci si aspettava che convincere un allenatore a prendere in mano il Bayern sarebbe stato tanto complicato.

Prima le voci su Zidane, che anche nei giorni scorsi ha ribadito a Sky Sports DE che non guiderà Neuer e compagni nella prossima stagione. Poi è stato il turno di Conte, dato in orbita Bayern ma mai realmente in corsa, fino ad arrivare all’attuale Ct dell’Austria, Ralf Rangnick.

Proprio il tedesco sembrava a un passo dal ‘sì’, tanto da portare la dirigenza biancorossa a esporsi: “Vogliamo Rangnick, abbiamo parlato e nei prossimo giorni cercheremo di trovare l’accordo“. Un discorso che sembrava preannunciare una rapida stretta di mano e che, invece, ha clamorosamente fatto registrare il rifiuto da parte dell’ex tecnico del Lipsia, che ha preferito restare alla guida dell’Austria.

Un colpo duro per la dirigenza bavarese, che già nelle settimane precedenti aveva incassato i ‘no’ di Xabi Alonso e Nagelsmann. “Ralf Rangnick ha preso una decisione per la propria vita. È stata una sorpresa per noi, ma è quello che è. Andiamo avanti. Era un candidato che saremmo stati molto felici di vedere al Bayern“. Parole di Max Eberl, ds del club.

A questo punto, allora, ci si chiede chi sarà il prescelto. Tra i tanti nomi che ogni giorni appaiono su giornali e tv, da De Zerbi a Mourinho, secondo La Gazzetta dello Sport si sta facendo spazio uno scenario difficile, ma affascinante: Tomas Müller nel doppio ruolo di giocatore e allenatore.

L’attaccante classe ’89 ha un contratto in scadenza nel 2025 e l’idea del club è di promuoverlo in questo ruolo così da anticipare la sicura entrata futura in dirigenza.

Bavarese di nascita e nel club da quando ha esordito, Müller è il simbolo del Bayern. Non lavorerebbe da solo, ma verrebbe affiancato dal vice Hermann Gerland, storico membro dello staff. Sarebbe un binomio davvero interessante, anche se non è facile immaginare un club di queste dimensioni senza un vero e proprio allenatore capo.

Anche per questo motivo nulla è ancora stato deciso. Certo, i continui rifiuti da vari candidati non fanno dormire sonni tranquilli al popolo dell’Allianz Arena. Chissà che non possano risvegliarsi con una leggenda come Müller sulla panchina dei loro sogni.