Baroni a Dazn: «Nel secondo tempo ho visto la mia squadra, nel primo ci è mancato questo. Gli infortuni non sono un alibi» | OneFootball

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·5 gennaio 2025

Baroni a Dazn: «Nel secondo tempo ho visto la mia squadra, nel primo ci è mancato questo. Gli infortuni non sono un alibi»

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Baroni, allenatore della Lazio, ha parlato così a Dazn dopo il fischio finale del Derby con la Roma: le sue dichiarazioni

Dazn, così Marco Baroni ha parlato dopo Roma Lazio. Le dichiarazioni del tecnico dei biancocelesti.

RAMMARICO PER IL PRIMO TEMPO – «Abbiamo preso due brutti gol. Siamo mancati di ritmo nel primo tempo, anche la posizione del nostro trequartista è importante. Dobbiamo tenere lì un giocatore. Abbiamo fatto fatica nel ricercare velocità di manovra e andare come solitamente facciamo sugli esterni. Ci è mancato ritmo, questa è la spiegazione. Poi prendere due gol così evitabili… Nel secondo tempo abbiamo fatto una partita da Lazio. Ora dobbiamo ripartire, ci dispiace per i tifosi, per la nostra gente. Nel secondo tempo però ho visto la mia squadra».


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DIA IN PANCHINA – «Siamo un po’ in difficoltà lì davanti. Pedro è fermo, Noslin l’ho forzato molto perchè non stava benissimo. Con quattro attaccanti hai le soluzioni dei cambi. Abbiamo pensato di partire con un centrocampista che doveva dare profondità. Ma siamo mancati nel ritmo, i due gol presi così ci hanno messi in una condizione non facile. Tra primo e secondo tempo abbiamo corretto alcune cose, riprendendo ad attaccare sugli esterni e alzando il ritmo. Non si può fare a meno di questo ritmo. Questo ci ha permesso di condurre poi come solitamente facciamo».

RINFORZI DAL MERCATO – «Siamo attenti con la società, col direttore. Al di là di questo cerchiamo di far crescere dei giocatori. Fisayo deve capire il posizionamento, se si alza molto non ha la capacità di gestire la palla tra le linee. Quando parte da mediano fa molto meglio, ma pensiamo che ci è mancato Vecino. Siamo arrivati con 3/4 infortuni che ci hanno un po’ messo in difficoltà, ma non è un’alibi. L’identità è la cosa più importante, viene prima di tutto. Nel secondo tempo ho visto l’identità della mia squadra».

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