Bari, Ursino: “Benedetti tipico giocatore moderno. Ci si gioca il secondo posto fino all’ultimo” | OneFootball

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·21 aprile 2023

Bari, Ursino: “Benedetti tipico giocatore moderno. Ci si gioca il secondo posto fino all’ultimo”

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L’ex direttore sportivo del Crotone Giuseppe Ursino, intervistato da Tuttobari.com, ha commentato il finale di stagione del Bari.

Ecco le sue parole:


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“Sinceramente non sono sorpreso dai biancorossi. Sono una squadra costruita bene ed in maniera equilibrata dal direttore. C’è un mix di giocatori esperti e giovani. Formazione molto interessante, allenata bene e secondo me proverà fino all’ultimo a giocarsi il secondo posto. Frosinone e Genoa sono un po’ andate ma il distacco non è ancora così elevato. Rammarico per il pari con il Como? La B di quest’anno è veramente un campionato difficile ed equilibrato, specialmente in alto. Per me è un A2, anche nel futuro sarà così. Recuperare dal 2-0 al 2-2 è stato già un mezzo miracolo, specialmente contro un Como costruito per andare nei playoff e che non può stare nell’attuale posizione di classifica.

Sicuramente il Bari sarà una seria candidata alla vittoria finale. Specialmente se si piazza al terzo posto, questo sarebbe un vantaggio enorme. Rivali? Sempre le big come Cagliari e Parma. Per me loro se la giocheranno con i biancorossi per l’ultima promozione. L’aspetto fisico sarà determinante, bisogna vedere come arrivano le squadre, e anche l’esperienza perchè in alcuni momenti della gara bisogna gestire e comprendere. In carriera ho fatto playoff di Serie C e B, sono partite che non sai cosa accade.

Potrei dire subito Cheddira ma a me piace davvero tanto la mezzala, Benedetti. E’ il tipico giocatore moderno, che si trova sempre al posto e al momento giusto.

Un allenatore quando è bravo, è bravo. Non è un problema di categoria, se è capace, può allenare pure in A. Ha dimostrato le sua bravura in C, normale lo fosse anche in B. Ho avuto tanti allenatori con esperienze simili (lanciati per la prima volta in cadetteria), penso subito a Juric che veniva dal Mantova in C e Gasperini addirittura dalla Primavera della Juventus.

Se non vai in Serie A, non succede nulla. C’è una grande società alle spalle e un ottimo direttore sportivo. Sicuramente ci riproveranno l’anno prossimo ma mi auguro ci vadano già quest’anno”.

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