🚨 Bari, parla De Laurentiis: “Stiamo lavorando per una nuova società. Mi piacerebbe presentarla il prossimo anno” | OneFootball

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·23 giugno 2025

🚨 Bari, parla De Laurentiis: “Stiamo lavorando per una nuova società. Mi piacerebbe presentarla il prossimo anno”

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Luigi De Laurentiis, presidente del Bari, ha parlato in conferenza stampa della stagione che si è appena chiusa.

Questo quanto riportato da pianetabari.com:


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“C’è stato come ogni anno quello che voi descrivete come un silenzio. È servito per rimetterci al lavoro per capire quali sono i prossimi step da compiere. Volevamo arrivare alla conferenza stampa con una progettualità che è stata già messa in opera. Lo scorso campionato ci ha lasciato dei rimorsi, venivamo da un anno molto difficile, finito ai playout, siamo ripartiti da zero con una tabula rasa. Sono andato alla ricerca di un nuovo Ds e un nuovo allenatore”.

“Questo comporta tante difficoltà, bisogna ritrovare unità d’intenti in poco tempo, cercare giocatori motivati. Siamo ripartiti e alla fine della prima parte di campionato eravamo pienamente dentro i playoff, questo è stato molto entusiasmante. Al di fuori di qualche pareggio di troppo, a dicembre eravamo arrivati con la cognizione di avere un bel gruppo e una squadra che si stava compattando. Non era facile incontrare il Bari, il rimorso è l’aver lasciato punti per strada scontati a fine campionato”.

“A gennaio avevamo operato sul mercato in maniera importante proprio perché la squadra era in buona condizione di classifica. Erano tutti giocatori richiesti dall’allenatore, siamo ripartiti per la seconda parte del campionato motivati. L’infortunio di Lasagna ci ha penalizzato, c’erano tutte le basi per portare la squadra ai play-off e ci siamo stati tutto l’anno. È stato un delitto aver perso l’obiettivo, ogni anno ci sono impegni e investimenti. Per noi che lavoriamo tutti i giorni a questa grande avventura è stato difficile chiudere l’anno in questo modo. L’altra cosa che mi preme chiarire: abbiamo tre anni davanti a noi, ma chiarisco una cosa. Voglio consegnare questa squadra in Serie A, trovando una società solida che venga qui per restare”.

“Mi sono attivato in questi mesi in maniera attiva a cercare una società solida. Sarei pazzo se dopo questi anni dovessi lasciare questa squadra al primo che passa, sono innamorato di una società che ho costruito da zero e ho rispetto per una piazza che merita di restare in alto. Nei prossimi mesi dovremo trovare un partner solido, che possa entrare per restare a lungo”.

“È un peccato vedere lo stadio che si svuota, può allontanare acquirenti. Noi siamo aperti, devono essere sani e solidi perché si sono affacciate realtà poi scioltesi come neve al sole. Per me questo è un passaggio molto importante, in questi anni tenere il Bari lontano dai debiti è comprensibile. È molto difficile perché svuota le casse dell’azienda, ma lo facciamo perché la società dev’essere sana, attraverso una sostenibilità che in B non c’è, non ci sono ricavi”.

“È arrivato un nuovo allenatore che dal primo secondo ha sposato questa piazza, motivato ai massimi. Ha mostrato di poter arrivare a traguardi importanti, a salire di categoria. È la persona giusta, adatta a questo tipo di piazza. Questo tipo di persona va cercato, dobbiamo trovare questo nei giocatori che sceglieremo, gente che non ci pensi un secondo a venire qui, pronti a lottare”.

“Stiamo lavorando proattivamente per una nuova società, poi nel frattempo saremo in linea con gli investimenti fatti quest’anno. Avevamo un budget giusto e di categoria, siamo stati all’altezza fino all’ultimo, i playoff li abbiamo persi nelle ultime giornate. Bisogna lavorare di più per agguantare questo grande traguardo”.

“Sarei contento di essere qui in conferenza stampa ad annunciare una nuova società. Siamo in un campionato nel quale è fallito il Brescia, la Salernitana è retrocessa, altre squadre hanno investito 30 milioni e sono uscite subito. Quello che posso promettere è allestire una squadra competitiva che punti ai playoff. Qui si cerca di fare un calcio giusto e importante. Per quanto riguarda la rosa, per me è un grande stimolo, è anche bello avere la chance di poter costruire la squadra su misura per un allenatore appena arrivato”.

“Il termine prestiti è diventato una passione, quest’anno c’è un massimo di prestiti. Questo diventa anche un alibi, si dice che i giocatori sanno che torneranno a casa e non si impegnano. Ma quando sono giocatori giusti loro sanno che quella stagione per loro è una vetrina importantissima, per i motivati anche il prestito serve per mettersi in mostra. Vi cito Folorunsho, Mantovani, questo bisogna fare. Non è una questione di troppi prestiti, bisogna azzeccare i giocatori con piglio, ambizione, i giocatori giusti”.

“Problema di risultati, quando si perde la Serie A a 30 secondi chiunque si deprimerebbe. Quando siamo arrivati in B abbiamo cercato di capire come funziona la categoria, salendo dalla C con un gruppo compatto. Se fossimo arrivati dodicesimi avremmo capito come alzare il tiro, invece siamo andati fortissimo, poi dopo è stato difficile ripartire, con delle scorie e io stesso non sono stato lucido nelle scelte. Una partenza così roboante ha fatto sragionare tanto e creato numerose difficoltà”

Lasagna? Ogni anno si commettono degli errori e ogni anno si imparano lezioni. Poi ci sono le altre variabili, gli infortuni, il giocatore che si è scorato mentalmente perché ha sbagliato un gol a porta vuota, gli abbiamo dovuto mostrare un giovane tifoso che ne ha apprezzato l’impegno.”

Per quanto riguarda il socio, ho sentito vari giornalisti raccontare dettagli che vengono da chissà dove. Ci sto lavorando proattivamente ma al momento non ho nulla sul tavolo”.

“Ci sarà gestione da vicino di tutte le aree. Magalini ha vissuto una piazza nuova e non era facile, si è concentrato sulla creazione di un percorso per centrare i playoff. Il suo impegno nel dare informazioni sarà maggiore, quello che ho recepito è che c’è tantissima voglia di fare bene. Ve lo assicuro, altrimenti ci saremmo separati. Sono sicuro di avere due soldati che faranno la differenza”

“Ho avuto dei contatti, se ci fosse stato qualcosa di solido ne potrei parlare. Bari ha degli interessi, perché è una bella piazza. Quando ci sarà qualcosa di solido ne parlerò, per ora non posso dire nulla”.

” Per arrivare a un accordo bisogna firmare un patto di riservatezza, non vado a rivelare cifre. Dopodiché possiamo parlare e stare seduti. Non mi sento di parlarne pubblicamente, lo farò quando ci sarà una trattativa a terra”

Dorval? Sul tavolo di ogni direttore sportivo ci sono un’ottantina di nomi. C’è stato un avvicinamento del Napoli, ma poi non si è concretizzata perché ci sono state possibilità che non si sono concretizzate. Sul futuro non ci sono state richieste”.

“Moreno Longo lo saluto, ci siamo salutati molto amichevolmente con grande stima l’uno dell’altro. È un grande professionista, persona con grande piglio e grande voglia. Il traguardo mancato dei playoff è stata una mia delusione, ho compreso che volevamo affrontare il campionato con qualcosa di diverso. Su di lui dico che abbiamo avuto un percorso ambizioso, ce l’ha messa tutta ma non arrivare a quel traguardo ha decretato la scelta”.

“Il Bari di oggi spende molto di più dei campionati passati, ha dei costi molto superiori. Poi magari la Serie B ha qualche ricavo in più rispetto alla C, che è folle. Dovrebbe essere a venti squadre, la B dovrebbe avere meno retrocessioni e la A qualche squadra in meno. Questo dovrebbe essere il nuovo disegno del calcio italiano, siamo gli unici ad avere cento squadre professionistiche in Europa. È insostenibile. Vorrei dire di poter investire di più, ma come casse dell’azienda io non ci riesco, anche il Napoli lavora sulla sostenibilità, ma con ricavi di una lega superiore”.

“Abbiamo cercato di fare il massimo possibile, ci sono tanti fondi stranieri. Il campionato di Serie B dovrebbe avere un salary cap, non è pensabile affrontare squadre che hanno un budget da Serie A, ne stiamo parlando in questi giorni”.

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