PianetaSerieB
·15 maggio 2025
Bari, l’ex Maiellaro è DURISSIMO: “Sono disgustato. Magalini? Sarà abituato ad altre piazze”

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·15 maggio 2025
Pietro Maiellaro, storico ex calciatore del Bari, ha parlato a pianetabari.com della stagione biancorossa usando termini molto forti. Di seguito la sua intervista.
Per il Bari l’ennesima stagione che si conclude con un nulla di fatto. Che effetto le fa?«Due anni fa eravamo a trenta secondi dalla Serie A, ed era impensabile poi vivere due annate così negative. Sono stagioni che disturbano l’intelligenza dei tifosi. Personalmente, la vedo come una vera e propria presa in giro, è un dispiacere unico».
Nel complesso, che giudizio si può dare al campionato del Bari?«È una stagione negativa. Se avessimo giocatori di proprietà, avremmo potuto pensare a qualcosa di soddisfacente. Sarebbe stato un bagaglio, un patrimonio da valorizzare. Parlare di salvezza significa prendere in giro la gente, e io non voglio sentire queste cose. Sono veramente disgustato. Questa era una squadra che poteva tranquillamente puntare ai playoff, ci si poteva stare dentro, ma non c’è mai stata una marcia dritta. Alla fine, nelle ultime partite, si è perso in malo modo, e questo ha fatto capire molte cose. Non c’è davvero niente da commentare. Mi piange il cuore vedere la gente soffrire».
hanno fatto molto discutere le parole di Moreno Longo, che non ha voluto parlare di fallimento. Si trova d’accordo e come giudica il suo rendimento?«Io non so se Longo è coerente al 100% in quello che dice. In sua difesa posso dire che allena i calciatori tutti i giorni e sa bene cosa succede. Però durante l’anno ci sono state delle vittorie importanti, e io non credo che questa squadra sia stata costruita solo per salvarsi. Come ex calciatore e tifoso del Bari, credo fino a un certo punto a quello che dice. Questa è una squadra che poteva fare di più. La squadra è stata sempre sul filo, e non ci voleva molto per fare un piccolo cambio di passo. Inizialmente il mio giudizio era positivo, poi anche lui è pian piano venuto meno».
Eppure questa è una squadra che, probabilmente, qualche limite di costruzione l’aveva. Soprattutto davanti…«Avevamo quattro punte di medio livello, abbastanza buone per la categoria. Alla fine però, principalmente, ha giocato con una sola punta. Non si è mai rischiato di giocare con un trequartista dietro le punte o con due punte fisse. Non ha mai voluto rischiare. Con il senno di poi è facile parlare, ma con un pizzico di rischio in più avremmo potuto fare meglio».
Veniamo poi alle parole di Magalini. Anche quelle sono state molto criticate.«A Magalini non posso rimproverare nulla, perché non l’ho quasi mai sentito parlare. Le parole di ieri, però, non sono una bella cosa. Sarà abituato ad altre realtà, ma qui i tifosi vanno rispettati. Il Bari ha storia e gloria, oltre a una tifoseria importantissima. Un direttore, però, deve avere anche potere, e non credo che lui ce l’abbia. Per questo è difficile giudicarlo».
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