Bari in Serie A? Cosa dice il regolamento e le mosse di De Laurentiis | OneFootball

Bari in Serie A? Cosa dice il regolamento e le mosse di De Laurentiis | OneFootball

Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·3 giugno 2023

Bari in Serie A? Cosa dice il regolamento e le mosse di De Laurentiis

Immagine dell'articolo:Bari in Serie A? Cosa dice il regolamento e le mosse di De Laurentiis

De Laurentiis deve vendere il Bari? Il club pugliese ha ottenuto un pareggio per 1-1 a Cagliari nella partita di andata valida per la finale dei playoff di Serie B. La squadra di proprietà del patron del Napoli ha raggiunto sul risultato di pareggio la formazione sarda grazie a un calcio di rigore messo a segno negli ultimi minuti di gioco. Lo stesso Bari aveva fallito un rigore nel primo tempo, con Cheddira. Ora la finale di ritorno, che vede i pugliesi “favoriti” dal piazzamento in classifica: in caso di parità al termine delle due sfide, saranno loro a essere promossi in Serie A.

Una promozione del Bari costringerà Aurelio De Laurentiis a fare una scelta sul suo futuro. La FIGC infatti vieta la multiproprietà per club della stessa serie, come si legge nelle Noif (Norme Organizzative Interne della Figc).


OneFootball Video


De Laurentiis deve vendere il Bari? Il regolamento della Figc

Cosa dice, quindi, il regolamento della FIGC? Nel comma 1 dell’articolo 16 del Noif  si specifica che alla stessa persona è vietato essere a capo di due club che militano nella stessa serie. Al quarto comma dell’articolo 16-bis delle Noif si legge: «Qualora sopravvengano situazioni tali da determinare in capo al medesimo soggetto situazioni di controllo diretto o indiretto in società della medesima categoria, i soggetti interessati dovranno darne immediata comunicazione alla FIGC e porvi termine entro i 30 giorni successivi».

Il Bari, quindi, in caso di promozione dovrà cambiare la proprietà nel giro di un mese, anche se, come visto nel caso Salernitana, sono possibili potenziali deroghe seppur con una gestione del club completamente in mano a terzi e non ai De Laurentiis.

La nuova proprietà non potrà essere in alcun modo riconducibile al patron della Filmauro, nemmeno per quanto riguarda parenti e affini. Il riferimento in tal senso è al comma due dello stesso articolo 16: «Un soggetto ha una posizione di controllo di una società o associazione sportiva quando allo stesso, ai suoi parenti o affini entro il quarto grado sono riconducibili, anche indirettamente, la maggioranza dei voti di organi decisionali ovvero un’influenza dominante in ragione di partecipazioni particolarmente qualificate o di particolari vincoli contrattuali».

In tal senso, quindi, il Bari non potrebbe essere ceduto ovviamente a Luigi De Laurentiis, figlio di Aurelio attualmente presidente del club pugliese. Il tutto a meno di una ipotetica cessione del Napoli, che porterebbe i De Laurentiis a rimanere alla guida del Bari. Lo stesso patron dei partenopei nei mesi scorsi aveva spiegato:

Visualizza l' imprint del creator