Barella: «Ancora i brividi per il primo gol all’Inter! Due idoli» | OneFootball

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·21 marzo 2023

Barella: «Ancora i brividi per il primo gol all’Inter! Due idoli»

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Barella è il protagonista della settima puntata di Footsteps, format dell’Inter su Recast. Il centrocampista racconta come si è evoluta la sua carriera da quando è iniziata a Cagliari sino a ora a Milano.

LE PREFERENZE – Nicolò Barella cita le tre città dove ha vissuto come quelle che hanno influito: «Cagliari, Como e Milano. Cagliari perché è la mia città, dove sono nato. Como perché è stata la prima esperienza lontano da casa mia, lontano da casa mia e da tutti i miei affetti. Mi è servita per crescere. Milano è il posto dove sono voluto essere e dove mi trovo in questo momento».


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LA GIOIA – Barella va in campo, con due momenti: «Il gol che mi ha emozionato di più? Ce ne sono due. Il gol più emozionante è stato quello che ho fatto di rigore a Benevento-Cagliari, da lì è partita la salvezza all’ultima giornata. Sono contento che un gol mio al 90’ abbia aiutato la salvezza del Cagliari. A San Siro sicuramente il gol col Verona, con lo stadio strapieno (vedi highlights). Il primo era con lo Slavia Praga, però era del pareggio. Quello è stato il primo gol di una vittoria, ricordo ancora i brividi: ho ricevuto un passaggio da non ricordo chi sulla sinistra, ho puntato verso il centro, sono rientrato e ho calciato all’incrocio».

GLI IDOLI – Barella cita due persone influenti nella sua carriera: «Non ho mai nascosto che Dejan Stankovic era il prototipo di giocatore che mi piaceva. Poi sicuramente crescendo con Daniele Conti, una persona a cui mi sono ispirato molto per la sua umiltà e il suo amare il Cagliari. Mi ha aiutato molto nel mio percorso al Cagliari».

LA CRESCITA – Barella si descrive: «Come potrei definire le caratteristiche che mi hanno portato fino all’Inter? Sicuramente determinazione, sacrificio e un’altra parola è generosità. Il momento di svolta? Quando avevo quattordici-quindici anni mi sono reso conto di avere qualcosa di più degli altri, magari determinazione e talento. Con sacrificio e al momento giusto mi sono trovato al posto giusto nel momento giusto. Il mio posto del cuore? Da piccolo avevamo una casa di famiglia in spiaggia a Torre delle Stelle (vicino a Cagliari, ndr). Lì con i miei cugini giocavo e mi divertivo, è un ricordo che mi porto dentro».

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