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·16 luglio 2025

Barça, nuovi ritardi per il Camp Nou: a rischio l’esordio nel Trofeo Gamper

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Il nuovo Camp Nou dovrebbe essere inaugurato, anche se in prova e con una capienza ridotta, al prossimo Trofeo Gamper del 10 agosto che il Barcellona giocherà contro il Como, allenato dall’ex centrocampista dei blaugrana, Cesc Fabregas. Poi i lavori dovrebbero concludersi per permettere alla squadra di Flick di tornare nello stadio di casa dopo la prima pausa per le nazionali della stagione.

Ma questo obiettivo, che comunque era già stato indicato come ripiego rispetto alla prima tabella di marcia (novembre 2024), sembra ora a forte rischio. Come riporta la statunitense ESPN, questa volta a complicare i piani del club catalano sarebbe la burocrazia.


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Infatti, la causa principale per cui non è certa la riapertura a breve del nuovo Camp Nou è l’ottenimento tutt’altro che scontato delle licenze necessarie per aprire l’impianto nella sua intera capienza che dopo l’ultimazione dei lavori, che sarà all’inizio della stagione 2026-27, raggiungerà e supererà i 99mila posti. Nel frattempo, il piano è che le partite casalinghe del Barça nella prossima stagione si giochino con una capienza ridotta, tra i 50.000 e i 60.000 spettatori.

Quindi, anche il Trofeo Gamper è a rischio con il club catalano che ha sempre posto come obiettivo di giocare l’edizione di quest’anno nella sua nuova casa, ma a mancare al momento è la licenza necessaria che viene rilasciata dal Consiglio comunale della città catalana.

Ma, nel frattempo, il club è in attesa del giudizio dell’ente locale e una decisione definitiva sul da farsi verrà presa solamente quando si saprà come andrà a finire la questione, che ha visto nelle scorse settimane la concessione di diverse licenze fondamentali, ma a mancare sono quelle legate alla sicurezza e all’accesso del pubblico nel nuovo Camp Nou.

Intanto sono al vaglio diverse alternative qualora il Camp Nou, anche se con una capienza fra i 20mila e i 30mila, non dovesse avere tutte le carte in regola. Ma si tratta di opzioni che vedrebbero un drastico calo del pubblico potenziale: come lo stadio della squadra femminile, intitolato al Johan Cruyff, che però ha solo 6mila posti.

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