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·24 agosto 2024

Barça, monte ingaggi troppo alto: Dani Olmo non può essere tesserato

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La Liga si appresta a vivere la sua seconda giornata, ma il Barcellona di Hansi Flick non potrà contare ancora una volta sull’acquisto più prestigioso della sua campagna acquisti di questa estate. Infatti, Dani Olmo, fresco vincitore degli Europei con la sua Spagna, non scenderà in campo nemmeno contro l’Athletic Bilbao.

Come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, Olmo è abile e arruolabile visto che si allena con la squadra dal suo rientro dalle vacanze, ma non risulta essere tesserato come calciatore del Barcellona. Le ragioni vanno ricercate nella situazione finanziaria del club catalano, che al momento non può inserire il trequartista proveniente dal Lipsia nella sua rosa, visto che sforerebbe il limite imposto dalla Liga per quanto riguarda il monte ingaggi.


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Una situazione non nuova per la società guidata da Joan Laporta, ma che inizia a pesare e non poco sulle stagioni dei blaugrana. E se da una parte le indiscrezioni di mercato spingono il Barça su calciatori importanti (si va da Nico Williams a Leao, passando per Chiesa), la dirigenza catalana deve fare i conti con le rigide regole del massimo campionato spagnolo. E a poco è servito la cessione di Gundogan, tornato al Manchester City, per liberarsi del suo pesante ingaggio.

Infatti, se le possibilità economiche del club sono anche sufficienti per acquistare nuovi calciatori, l’attuale monte ingaggi non lascia spazio di manovra per tesserare gli eventuali nuovi acquisti, e nemmeno Dani Olmo che a Barcellona c’è già da diverse settimane. Ed è proprio per questo motivo che la stagione scorsa il Barça ha investito solamente 3,5 milioni di euro per acquistare Oriol Romeu dal Girona. Romeu, un ex canterano blaugrana, era stato preso come possibile erede di Busquets, ma la sua stagione si è conclusa con una costante panchina.

Curiosamente, dei sei giocatori arrivati l’anno scorso, solo uno è rimasto: il difensore Iñigo Martinez. Quest’ultimo è stato tesserato grazie a una regola del fair play finanziario che, in caso di infortunio di lunga durata, permette di utilizzare il 70% dello stipendio dell’infortunato per un nuovo acquisto. L’infortunato in questione era Araujo. E senza il suo infortunio, molto probabilmente, Martinez non sarebbe stato tesserato.

Tornando a Dani Olmo, nella giornata di ieri ha salutato Gundogan con un messaggio che ha al suo interno una vena polemica: «Se il mio sacrificio può aiutare la situazione economica, lo accetto». Lo stipendio lordo del tedesco pesava per 20 milioni sul bilancio balugrana. Olmo inciderebbe molto meno, ma lo spazio disponibile al momento non è sufficiente, visto che esistono problemi finanziari che il club si trascina ormai da diverso tempo.

E in questo quadro si aggiunge il trasloco obbligatorio dal Camp Nou al Montjuic. Infatti, il Barcellona perde in media circa 40.000 spettatori a partita, con una conseguente riduzione delle entrate da biglietti, cibo e merchandising. Inoltre, più di un anno fa, il club ha venduto parte dei suoi asset audiovisivi a una società che non ha mai pagato, creando un buco di 40 milioni di euro.

Recentemente, il Barça ha tentato di negoziare un miglioramento del contratto con la Nike, ma le trattative sono ancora in corso. Ora, ha stipulato un contratto con Aramark da 40 milioni, ma ne ha incassati solo 20, e la Liga non fa sconti. Pertanto, per registrare Olmo, o eventualmente un nuovo acquisto come Chiesa, i dirigenti del Barça hanno tre opzioni: accelerare i pagamenti con Aramark o Nike, trovare nuovi finanziamenti, oppure versare una fideiussione garantita con fondi propri.

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