Calcio e Finanza
·5 agosto 2025
Banca Progetto, prime offerte dai fondi: Oaktree in cordata con JC Flowers

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·5 agosto 2025
Si registrano sviluppi concreti sul fronte della cessione di Banca Progetto. L’azionista di maggioranza dell’istituto di credito è Oaktree, il fondo statunitense che controlla l’Inter, anche se va ricordato che tutta l’operazione relativa a Banca Progetto è guidata da un team diverso e con strategie differenti rispetto a quello impegnato sul club nerazzurro.
Come riporta l’edizione odierna di MF-Milano Finanza, l’advisor Lazard avrebbe recentemente ricevuto le prime offerte vincolanti da due fondi: Davidson Kempner (già noto per aver detenuto Prelios) e un consorzio composto da Jc Flowers insieme proprio a Oaktree. Il fondo americano tornerebbe così in scena dopo aver ceduto Banca Progetto a Centerbridge nel settembre 2024, in un’operazione mai completata con il closing e finita al centro di un acceso contenzioso giudiziario.
Entrambe le parti, da tempo coinvolte nella partita sull’istituto milanese posto sotto amministrazione straordinaria dalla Banca d’Italia, avrebbero formalizzato le rispettive proposte, segnando così l’inizio di una nuova fase nel processo. La procedura, tuttavia, rimane aperta.
I commissari straordinari, Ludovico Mazzolin e Livia Casale, intendono concedere ancora qualche giorno – fino alla fine della settimana – ad altri potenziali finanziatori interessati, con l’obiettivo di ricevere ulteriori manifestazioni di interesse e, in particolare, stimolare la partecipazione di soggetti industriali.
In questo gruppo potrebbero rientrare operatori che hanno già analizzato il dossier, come Aidexa, CF+ e Mediocredito Centrale. Tuttavia, finora questi potenziali acquirenti si sono mostrati prudenti, soprattutto per via delle incertezze relative al fabbisogno di capitale e alla solidità delle garanzie, elementi che potrebbero pesare in fase di valutazione finale. Sotto questo punto di vista, però, a rafforzare la posizione di Banca Progetto c’è da considerare la recente decisione del Tribunale di Milano di revocare l’amministrazione giudiziaria, motivata da un «decisivo cambio di passo» nella governance dell’istituto.