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·19 giugno 2025
Balzarini: «Vlahovic Milan, i contatti ci sono. Di incedibile non c’è nessuno. Il primo grande progetto della Juve? È lui…» – ESCLUSIVA

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·19 giugno 2025
Gianni Balzarini, noto giornalista di Mediaset, è intervenuto in esclusiva a Juventusnews24.com. Ecco le sue dichiarazioni sui principali temi che riguardano il calciomercato.
Ad oggi quanto è fondata la pista che porterebbe Vlahovic al Milan?«I contatti ci sono, ad Allegri piace molto tra l’altro le ultime danno che vorrebbe riportare al Milan anche Kean quindi ricostruire una possibile coppia d’attacco o meglio un tridente con Gimenez naturalmente però ricreare la coppia Vlahovic – Kean anche al Milan. L’interesse c’è indubbiamente».
La Juventus potrebbe già cedere in questa sessione di mercato Cambiaso?«Di incedibile non c’è nessuno, nel senso che di fronte alle offerte cosiddette irrinunciabili ad un tavolo ci si siede. Anche lì ci aveva lavorato un po’ su Allegri nel senso che gli piacerebbe avere Cambiaso al Milan, lui smentisce. Probabilmente hanno parlato tra procuratori, insomma, poi sai, i giocatori non ammettono che ci siano trattative o meno ma non parlerei di trattativa è stato un sondaggio. Dopodiché la Juve vorrebbe tenerlo e eventualmente si siede ad un tavolo di trattativa per un’offerta che va dai 50 milioni in su; quindi secondo me Cambiaso ha buone probabilità di rimanere alla Juventus».
Gyokeres Juve, lo Sporting chiede 70 milioni, i bianconeri offrono 60 milioni più bonus. Il giocatore pare gradirebbe però Torino, quanto è fattibile questa operazione?«Non chiamiamolo sogno perché in realtà è un obiettivo, si chiama Victor Osimhen nel senso che i contatti ci sono stati anche con lui, col suo entourage sappiamo che ha una clausola ma vale solo per l’estero tra il primo e il 15 di luglio, una clausola rescissoria di 75 milioni dopodiché si va a trattativa ed è chiaro che trattare con De Laurentiis non è semplice specialmente di fronte al fatto che un giocatore del Napoli possa finire alla Juventus. È diverso dal caso di Higuaín, allora per Higuaín la Juve pagò la clausola rescissoria, qua si andrebbe a trattativa. Questo non significa che la Juventus prenderà Osimhen perché in ogni caso sarebbe una roba molto molto lunga, secondo me si andrebbe a dopo ferragosto. Perché quale potrebbe essere la strategia: intanto Osimhen ha già detto di no all’ Al-Hilal, ha detto di no ad un ritorno al Galatasaray, e forzare la mano sul giocatore o meglio il giocatore che rifiuta tutte le offerte, più si avvicina la fine del mercato più c’è la possibilità magari di ottenere degli sconti. Io adesso non so quanto lo potrebbe valutare De Laurentiis in questo momento ma sicuramente più dei 75 milioni della clausola rescissoria. Sarebbe un’operazione difficilissima però sai, il mercato è lungo, le vie del mercato sono infinite. Detto questo la Juve sta monitorando anche la situazione di Gyokeres e poi a scalare via via si scende insomma, ecco. Anche Retegui è un giocatore attenzionato ma la Juve deve farne almeno due di attaccanti oltre alla conferma di Kolo Muani perché si sta lavorando in questo senso e qui si è forti della grande volontà del giocatore di rimanere a Torino. Un altro da nominare è Jonathan David ma lì c’è una situazione un po’ difficile per quanto Giuntoli avesse avviato abbastanza bene questo tipo di trattativa, sai, alla fine tu compri un giocatore che vuole 15 milioni di bonus alla firma, è quasi come pagare un cartellino ed è un giocatore svincolato quindi c’è anche questo nodo da sciogliere. Se tu mi chiedi qual è la prima idea della Juve o comunque il primo grande progetto della Juve, è quello di riportare Osimhen in Italia».
Tudor rinnova fino al 2027 con opzione di prolungamento al 2028. Scelta di cuore o “ripiegamento” per mancanza di soluzioni valide al croato?«Sai allora Elkann voleva Conte, di fronte a Conte dici va bene metto da parte un po’ tutto il resto e si stava ragionando su livelli altissimi, poi Conte non è arrivato. Gasperini ci ha fatto sapere che è stato contattato, ci ha dato la conferma di essere stato contattato dalla Juve. Le grandi società hanno il dovere di contattare un sacco di gente e poi fare delle scelte; un allenatore che si vede scelto per secondo o terzo non deve sentirsi sminuito perché è normale, succede. Ci sono categorie nella vita, ci sono categorie nello sport, categorie nel calcio nello specifico, no? Per cui tu vuoi un top allenatore che è Conte, non trovi il top allenatore vai da altre parti ma la scelta di Tudor non può essere definita un ripiego, la scelta di Tudor va a premiare le nove giornate di conduzione della Juve, la conquista dell’obiettivo, l’empatia che ha creato con i giocatori, il gioco che è cambiato, la rinascita di Conceição che non gioca più solo da esterno puro ma viene anche dentro il campo, il grande entusiasmo che ha portato, le belle parole spese per lui da tutti i giocatori a differenza di quanto era accaduto magari in precedenza con Thiago Motta con in il quale non si era creata questo tipo di empatia quindi ci sono tante componenti e credo che per Tudor sia il giusto riconoscimento del lavoro che sta facendo. Poi sa benissimo anche lui che a prescindere da un contratto allungato fino al 2027 poi sono i risultati che contano alla Juventus ma il primo a saperlo è lui perché lui giocava in una Juve che di risultati ne ha portati tanti».
Conceição è al centro delle voci di mercato, inizialmente non era tra i preferiti di Tudor adesso proprio il croato vorrebbe tenerlo, lo scoglio sono i 30 milioni chiesti dal Porto. Come mai secondo lei questa virata di Tudor sul portoghese?«Lui ha sempre detto che Conceição è un ragazzo molto intelligente, che ha tanta voglia di imparare e tanto spirito di sacrificio in tutti gli allenamenti. Perché l’ha tenuto? Proprio perché l’ha trasformato, cioè ha visto in lui la possibilità di ampliare il suo bagaglio tattico e tecnico quindi non vederlo più esclusivamente come esterno puro ma in certi casi anche come trequartista, o comunque come un giocatore che viene dentro al campo e dietro le punte. Ha lavorato su di lui in questo senso, nel periodo in cui non giocava – adesso lo abbiamo capito perché – stava lavorando su di lui. Poi giustamente, una volta che ha visto la riuscita del suo lavoro e che il prodotto ci può stare, lui ha chiesto che Conceição rimanga, il portoghese sarebbe molto contento di rimanere, la clausola è alta, sono 30 milioni. Sai ci sono due volontà: Juventus e il giocatore, manca la volontà del Porto, per il momento. In questi casi qua, per esperienza, mi vien da dire che una via a metà strada la si trova».
La poltrona di Gravina traballa o l’attuale presidente della FIGC non rischia nulla?
«È stata stabilizzata nell’ultima elezione con il 98% dei consensi però credo che sia l’ultimo tentativo. Voglio dire, se l’Italia non andrà al Mondiale penso che nessuno gli perdonerebbe un’eventuale volontà di continuare a rimanere su quella poltrona, insomma ecco. Ci aspettavamo un po’ tutti che ci fosse un passo indietro anche da parte sua anche adesso che è stato esonerato Spalletti, però non c’è stato e si prende le responsabilità però deve ovviamente tenere in conto anche che se l’Italia non dovesse andare al Mondiale sarebbe la terza volta consecutiva – la prima volta non c’era lui, se non vado errato – però insomma un’Italia che per tre anni di fila o comunque due volte di fila sotto lo stesso presidente federale che non va ai Mondiali comporta poi delle decisioni».
Si ringrazia Gianni Balzarini per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.